domenica 17 luglio 2011

1982 - 2012: cambiamenti in AIR



Un radicale cambiamento, in occasione dei 30 anni della nostra associazione



Quando il 28 marzo 1982, dopo un lungo scambio di lettere tramite busta e francobolli (non esisteva internet, non esistevano telefonini e sms), si incontrarono a Firenze Primo Boselli, Manfredi Vinassa De Regny, Giorgio Borsier, Giovanni Mennella, Piero Castagnone, Francesco Clemente, Elio Fior e altri, per fondare l’Associazione Italiana Radioascolto, sono certo che nessuno di loro avrebbe pronosticato una durata ormai trentennale.


Tutti loro erano cresciuti nell’ascolto delle trasmissioni analogiche da guerra fredda e con le valvole dei Collins, dei Drake, dei Geloso, nel periodo di massima espansione della radio broadcast. Potevano pensare a mutamenti della radio, magari alla rivoluzione dei transistor al posto delle valvole.
Nessuno poteva immaginare che l’AIR sarebbe entrata nel terzo millennio, e nessuno poteva sapere che nei laboratori del CERN si stavano per utilizzare computer in rete. Computer meno evoluti di alcuni dei nostri telefonini.
Fantascienza nel 1982 solo il supporre che in ogni casa avrebbe trovato posto un computer e che sarebbe stato possibile scambiare informazioni, foto, suoni, i filmati , dati e quant’altro con qualsiasi altro computer collegato al world wide web in maniera quasi istantanea .


Noi abbiamo continuato ad ascoltare la radio, aiutati, però, dalle nuove tecnologie digitali , iniziando a cercare sempre più in rete le informazioni per individuare una frequenza, un identificativo , un indirizzo cui inviare la qsl ed a scambiarci eventualmente informazioni tramite e-mail.
Abbiamo continuato a stampare radiorama, puntualmente ogni mese, aiutati dalla dedizione di Elio Fior, di Piero Castagnone, di Francesco Clemente.


Dopo 30 anni il Consiglio Direttivo, con l’apporto del neo Consigliere ing. Claudio Re (ci ha dato lui “la scossa”), si è trovato di fronte ad una scelta per il futuro: continuare con la rivista radiorama così strutturata oppure impiegare le nuove tecnologie di comunicazione?
Mirare a coinvolgere un maggior numero di appassionati, come da Statuto con il promuovere la conoscenza del radioascolto e della ricezione delle onde radio, indirizzando l’associazione ad un’opera di vera divulgazione, oppure continuare a stampare copie di radiorama per i Soci ed i banchetti delle poche fiere rimaste?


Il budget dell’AIR non consentiva entrambe le scelte, anzi, anche solo la seconda era a rischio bilancio.


Il CD, all’unanimità, dopo uno scambio di centinaia di email durato oltre un mese, ha scelto di cambiare per migliorare e con la delibera del 5 luglio 2011 sono stati approvati i seguenti punti:


punto 1: fine stampa su carta di radiorama con il numero 12/2011.
punto 2: incarico al volontario ing. Claudio Re per curare da subito i siti web air-radio.it, radiorama.it e air-radiorama.blogspot.com (con sua facoltà di delegare altri soggetti).
punto 3: quota sociale per il 2012 a euro 19.90, quale contributo spese segreteria, tessera, diploma, adesivo, accesso riservato a determinate pagine dei siti etc. etc.


Sin da ora è possibile a tutti (Soci e non) accedere al blog http://www.air-radiorama.blogspot.com/


Dopo tre settimane dall’ inizio il blog ha già collezionato oltre 5000 visualizzazioni.
Il Sito http://www.air-radio.it/ verrà reso attuale ed utile, non più una statica vetrina e diverrà presto operativo quello di http://www.radiorama.it/ (ora riattivato in forma minimale): radiorama verrà così pubblicata in rete e non più su carta. Resterà sotta la cura di Fiorenzo Repetto il gruppo AIR su Facebook, che ha raccolto più di 2500 amici, in continua crescita.


La fine di radiorama, penseranno i nostalgici (me compreso). Nostalgici e pessimisti, timorosi del futuro e dei cambiamenti: se la funzione di radiorama è quella di divulgare il nostro hobby, le meno di mille copie mensili stampate e diffuse (a caro prezzo e con il sacrificio costante soprattutto di Elio Fior, dai lunghi capelli ma bianchi …) sono niente in confronto ai contatti che in pochi giorni ha avuto il solo blog (visitabile, ovviamente, senza confini).
Confondere l’AIR con un abbonamento a una rivista mensile (anche se prestigiosa) è un errore: scopo dell’AIR non è l’editoria su carta; l’AIR ha la missione della divulgazione del radioascolto ed a questa missione vogliamo tornare, sfruttando tutti i mezzi che la tecnologia e l’informatica ci mettono a disposizione.
Auspichiamo (bilancio permettendo) di offrire ai Soci radiorama su carta, nella versione estiva del radiorama report, organizzata per Stati e per Frequenze, perché una pubblicazione da sfogliare ci farà sempre comodo.
Come avrete capito, ci stiamo lavorando su … continuare come prima sarebbe stato forse più facile e magari saremmo stati esposti a meno critiche , ma l’AIR avrebbe avuto una lenta fine (il budget attuale non avrebbe neanche consentito di proseguire la stampa e spedizione di radiorama su carta) . Meglio assumersi la responsabilità per azioni meditate che per “imbelli” omissioni.


Adesso, a Voi Soci: sta a Voi seguirci in questo cambiamento, rinnovando l’iscrizione per il 2012, la cui quota scenderà a 19.90 euro (dimezzata rispetto a prima, per la eliminazione di costi di stampa e spedizione) . Sarà possibile pagare anche tramite PayPal da ogni parte del mondo .
Una quota più bassa, unita ad una maggiore visibilità sul web e ad una migliore offerta di informazioni sul radioascolto, riteniamo debba farci crescere numericamente, come tutti noi speriamo e, quindi, consentirci maggiori investimenti per i servizi verso i Soci.


Consigliateci, reagite, oppure ribellatevi, scrivete sul blog, sulla mailing list , fateci sapere cosa ne pensate: siamo perfettamente consci che siete Soci, non pecore !


Roma, 17 luglio 2011



Il Presidente
Giancarlo Venturi IZ0ROW

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