sabato 23 luglio 2011

radiorama on line: le ragioni di una scelta

Le ragioni di una scelta (obbligata)


Gli interventi in lista, peraltro da me sollecitati, mi obbligano a fornire alcune precisazioni.

Ci sono decisioni che debbono essere prese matematicamente, e sui numeri la democrazia o il plebiscito non ha potere alcuno.

Stampare su carta radiorama aveva costi non piu' sostenibili per l'AIR. La quota sociale (convertita in euro al momento del passaggio, ma mai aumentata) e il numero dei soci, non permettevano di continuare la stampa.

Non sarebbe bastato:
una rivista ha costi fissi che scendono solo con il numero delle copie: 400 soci sono pochi per permettersi questo lusso. In ARI sono 40.000 e sono pertanto un target appetibile per la pubblicità..

- Le proiezioni di chiusura economica dell’ anno 2011 davano un disavanzo di 3500 euro.
- Per chiudere in pareggio abbiamo dovuto concordare con Elio Fior un piano particolare a scapito del numero di pagine di radiorama;
- Abbiamo verificato che le spese per la produzione di radiorama, senza l’apporto di Elio Fior e della stamperia amica , sarebbero aumentate a dismisura (almeno raddoppiate ) ,
- La raccolta di pubblicità, a rigore, non e’ compatibile con lo status di associazione non a fini di lucro, (l’ARI ha una S.r.l. che si occupa di stampa e pubblicità, noi gestiamo tutto in proprio) ed in ogni caso non siamo appetibili (quando abbiamo provato ed abbiamo comunicato la tiratura abbiamo ricevuto sorrisi e cortese disinteresse).

Inoltre, radiorama si stampa, oltre che con i soldi, soprattutto con gli articoli inviati dai soci e con il tempo che finora un solo socio dedicava a seguire la pubblicazione e la spedizione: Elio Fior.
Altro stakanovista come lui, non lo abbiamo trovato; altre tipografie allo stesso prezzo, neppure.
Non abbiamo la leva obbligatoria: senza volontari capaci, fine della stampa.
Attenzione: radiorama e l'AIR non hanno mai usufruito di alcuna sovvenzione statale per la stampa. Ogni copia e' stata pagata solo dai soci.

Scelta obbligata, quindi.

A meno di non imporre, democraticamente, una quota di circa 200 euro a socio, per tipografia e professionista della stampa e impaginazione (totale 80.000 euro per tipografia, impaginatore e spese postali).
Si poteva pensare di proporre questo ai 400 soci ?

Inutile, inoltre, ridurre la stampa ad uscite bi o trimestrali o semestrali: avremmo pubblicato solo articoli vecchi, da archivio e di scarsa attualità. Sarebbe stata una scelta perdente.

Sappiamo che i tempi cambiano e in natura sopravvive non la specie piu' forte, ma quella che meglio si adatta ai cambiamenti.

Era ora di cambiare, senza ostinarsi sul profumo e sul fruscio della carta.

Avremmo fatto la “ fine dei dinosauri”.

Nessun addio a radiorama, pero', ma solo alla carta stampata spedita a casa.

- radiorama nel 2012 verrà pubblicata sul web.
- Stiamo già sperimentando un numero 0 di prova .
- Abbiamo già messo in funzione a tempo di record un Blog : www.air-radiorama.blogspot.com che e’ già una una fucina incredibile di pubblicazioni di piu’ Autori . Ogni Socio puo’ iscriversi come Autore e pubblicare in tempo reale .
- Vi invito a visionare i contenuti ed a partecipare se di gradimento .
- Abbiamo da tempo un Gruppo AIR su Facebook con 2700 Amici : http://www.facebook.com/group.php?gid=65662656698
- Staremo al passo con i tempi.


Ascolteremo ancora le onde corte magari con una radio a valvole o a galena e un pezzo di filo steso, ma leggeremo radiorama in formato elettronico.
Chi vorrà. potrà stamparsela e sfogliarlsela.
Chi, ad oggi, potrebbe lamentarsi di aver perso qualcosa (un cliente abituale) e' solo la tipografia che ha curato la stampa di radiorama.

Futuribile, potrebbe essere la possibilità offerta ai Soci che volessero ancora ricevere per posta la copia cartacea di radiorama di ottenerla con un sovrapprezzo individuale (senza gravare così sugli altri soci).
Futuribile, perché bisognerà valutare costi e modalità di realizzazione pratica.
Ma, con i soldi, tutto si può fare.

Come sempre, tuttavia, devo ricordare che radiorama non si legge soltanto; radiorama si scrive: percio' rinnovo l'invito a tutti ad elaborare articoli per la pubblicazione.

La pappa pronta non esiste in una associazione dove operano solo volontari !!!

Infine, qualcuno ha contestato al Cd il mancato rispetto dello Statuto, per essere le modalità di pubblicazione dell’Organo Ufficiale materia da sottoporre all’Assemblea dei Soci.

A parte la distinzione tra Organo Ufficiale dell’Associazione (che contiene le sole delibere e atti sociali) e rivista radiorama (che ospitava l’Organo Ufficiale) l’Assemblea non è stata minimamente privata dei suoi poteri: per le ragioni di cui sopra, in ossequio al dovere di diligenza dl buon padre di famiglia, il CD ha “sospeso” (come usano annunciare le nostre care broadcast in OC) la stampa di radiorama sino alla prossima decisione assembleare, chiamata ad approvare o meno la scelta, come da Statuto.

Nel frattempo, con la quota sociale più bassa (anche essa da sottoporre a ratifica assembleare) per il 2012, i Soci avranno modo di valutare radiorama on line.

Il Presidente
Giancarlo Venturi

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