sabato 31 marzo 2012

Radioamatori celebri, una lunga lista

Radioamatori celebri, una lunga lista


Il 17 agosto, i radioamatori italiani commemorano Francesco Cossiga I0FCG, scomparso esattamente un anno fa. Il compianto Presidente Emerito della Repubblica era uno dei numerosi uomini delle Istituzioni, o del mondo della cultura e dell’arte, appassionati al radiantismo e titolari di patente e licenza. Alcuni sono, purtroppo, scomparsi prima di FCG, e non possono quindi più manifestarsi nelle bande, altri però restano attivi e offrono, di tanto in tanto, l’opportunità di un QSO da ricordare a lungo. Nelle prossime righe cercheremo di ricordare i primi, e di compiere una “panoramica” sui secondi, nella consapevolezza che difficilmente riusciremo ad essere esaustivi. Sappiate comunque che questo argomento è affrontato da vari siti web, in costante aggiornamento (come “The original famous hams and ex-hams list”, curato da N2GJ e W2SG), ed anche da un gruppo Facebook.
Tra gli scomparsi, il radioamatore più celebre era indubbiamente Re Hussain di Giordania, call JY1. La sua attività frequente è testimoniata, oltre che dai ricordi di molti di coloro che l’hanno contattato, dalla sua QSL, con tanto di sigillo reale, conservata e orgogliosamente mostrata da tanti OM. Assimilabile al caso del regnante giordano è quello di Rajiv Ghandi, primo ministro indiano caduto vittima di un attentato il 21 marzo 1991. Il suo call era VU2RG (oggi in uso a un radio club in sua memoria) e questa pagina offre un profilo autobiografico e permette di vedere, tra l’altro, la sua QSL e la sua licenza. Va infine segnalato che la sua vedova, l’italiana Sonia Ghandi, è anche lei radioamatrice: VU2SON.
La lista degli uomini di Stato che hanno solcato le onde comprende poi, necessariamente, JI1KIT, ovvero Keizo Obuchi, l’ottantaquattresimo primo ministro giapponese, scomparso il 14 maggio 2000, all’età di sessantadue anni. “Si dice che io sia una persona dall’esistenza ordinaria – spiegò in un’intervista -. Voglio solo che la gente sappia che sono un uomo che fa ciò che deve essere fatto”. Una riflessione che, al di là di qualsiasi valutazione politica, ben si sposa con lo spirito che dovrebbe ispirare un radioamatore.
Guardando alla politica americana, poi, impossibile non citare il senatore Barry Goldwater, che negli anni sessanta corse per la Casa Bianca. Licenziatosi negli anni venti, ebbe molteplici callsign: 6BPI, K3UIG e K7UGA. Quest’ultimo è ora in uso ad un Radio Club dell’Arizona, che onora la sua figura. Il suo impegno a sostegno del radiantismo fu significativo: negli anni della guerra del Vietnam, attraverso la prima architettura del sistema MARS (Military Affiliate Radio System), diede a molti soldati la possibilità di parlare con le famiglie a casa. Inoltre, dal 1969 e fino alla sua scomparsa (nel 1998, a 89 anni), apparve in numerosi video divulgativi, realizzati dalla ARRL. Il primo fu “The World of Amateur Radio”, prodotto da Dave Bell (W6AQ), in cui diede dimostrazione di un contatto con l’Antartico.
Spostandosi agli uomini di spettacolo, emblematico è il caso di Marlon Brando. Non così noto al di fuori della comunità radiantistica è il fatto che il celebre attore americano, due volte premio Oscar, fosse OM. Noto con lo pseudonimo di Martin Brandeaux (che tutt’oggi compare nella sua scheda su QRZ.com), ebbe due callsign: uno americano, KE6PZH, e l’altro legato alla sua isola privata nella Polinesia Francese, FO5GJ. Nel 1994, nella celebre intervista rilasciata a Larry King, uomo simbolo di CNN dalle inconfondibili bretelle rosse, l’attore conferma tra l’altro la passione per la radio.
La lista, specie tra gli Statunitensi, sarebbe ancora molto lunga. Vogliamo comunque ricordare ancora: W1AW, Hiram Percy Maxim (sk nel 1936, pioniere del radiantismo e tra i fondatori dell’ARRL); K1AYA, Walter “Pee Wee” Hunt (scomparso nel 1979, apprezzato trombonista jazz e vocalist); W1UHI, Ernest Wheatley (1993, insignito del titolo di “più longevo radioamatore americano”, conferitogli a 106 anni); W1ZE, Irving Vermilya (1964, primo OM licenziatosi negli USA, come testimoniato da questo articolo); W2ALS, Frank Gunther (1999, diede un impulso impareggiabile allo sviluppo delle VHF, installando nel 1932 la prima rete radio mobile usata dalla Polizia); K2GL, Hazard E. Reeves (1986, inventore del sistema stereofonico usato nel cinerama); KB2SGD, Walter Kronkite (2009, celebre corrispndente televisivo della CBS); N3BIZ, Winthrop M. Leeds (1998, inventore che brevettò oltre cento creazioni); Katashi Nose, KH6IJ (nome che fa ancora oggi luccicare gli occhi ai DXer americani della “vecchia guardia”, popolare com’era tra i contesters, per la sua maestria nel cw. Il suo call appartiene adesso alla figlia Frances). Non possono poi essere dimenticati Ambrogio Fogar, I2NSF, navigatore solitario /MM a bordo del “Surprise” (mancato nel 2005) e VE2AHZ/VK2AHZ, Robert W. Lane, popolare come “il padre della country music texana”. Scomparso nel 1983, a sessantasei anni, compose e registrò oltre trecento canzoni.
Su tutti, però, non possiamo astenerci dal ricordare il francescano polacco Massimiliano Maria Kolbe. Beatificato nel 1971, è stato proclamato santo da Giovanni Paolo II nel 1982 ed è il patrono di tutti i radioamatori del mondo. Nel 1938 conseguì la licenza e fu attivo per alcuni anni con il nominativo SP3RN. Nel 1941, si offrì di prendere il posto di un padre di famiglia destinato al bunker della fame, nel campo di concentramento di Auschwitz, dove perì.
La lista delle “celebrità ham” ancora viventi, non può poi non partire che da EA0JC, re Juan Carlos

di Spagna (ecco la sua QSL, gestita oggi dall’URE, per i QSO effettuati da stazioni speciali attivate di volta in volta nelle città visitate dal Sovrano, giacché lui non è più attivo personalmente dalla morte di JY1), e passare immediatamente dopo per HS1A, il re di Thailandia, Bhumiphol Adulayadej, e la sua naturale erede al trono, la principessa Maha Chakri Sirindhorn, HS1D. Carlos Saul Menem, presidente della Repubblica Argentina nel decennio 1989-1999 è titolare del call LU1SM e non manca chi ha visto confermato un QSO con questo illustre collega. Non dimentichiamo, poi, il nostro Re: I1RFQ.
Anche in medio-oriente, sono numerosi i regnanti con la passione per il radiantismo. Ecco la scheda biografica di 9K2CS, principe Yousuf al-Sabah del Kuwait. Dalla vicina Arabia Saudita, di tanto in tanto, fanno capolino HZ1TA, il principe Talal bin Abdul-Aziz Al Saud, e HZ1TC, il principe Al-Waleed bin Talal, nipote del re Abdullah. Spostandoci tra i rappresentanti del mondo dello spettacolo, forse non molti sapranno che l’attore e musicista Goran Bregovic è stato radioamatore, con il call YU4ZU, che oggi purtroppo è però scaduto. Ancora attivo è, invece, G0OAN, Feargal Sharkey, che raggiunse il successo come cantante della band pop punk “The Undertones”. In Italia, invece, vi è un trittico radiantistico tutto targato “La Scala”. A comporlo sono Carlo Camerini, I2CUK, direttore del Palcoscenico del celebre teatro milanese, il baritono Domenico Giglietti, I2DMH e I2LHZ, cellista.
Concludiamo con due storie che mettono in luce, una volta di più, quanto la radio possa essere d’aiuto in determinate situazioni e che sono valse ai loro protagonisti l’appellativo di “celebrità della radio”. In ordine cronologico, la prima, raccontata approfonditamente in questo articolo della BBC, vide il tipografo scozzese Les Hamilton, GM3ITN, avvisare l’Inghilterra dell’invasione delle Falklands da parte dell’Argentina. Nella seconda, invece, 9K2DZ, Abdul Jabbar Marafie, nell’agosto 1990 ha mantenuto i contatti con il resto del mondo dal Kuwait invaso dagli iracheni. Un’opera eroica, per cui ha ottenuto nel 1992 l’“Humanitarian award” dell’ARRL.
Con il popolamento sempre più sostenuto delle bande, e le loro agende fitte, non è semplice collegare uno di questi OM. Però, segnatevi i loro callsign. Non si sa mai chi possa rispondere, quando si chiama CQ…

QSL di conferma ricevuta come SWL I1-14077 da JY1
, Re Hussain di Giordania, ricezione del 22/02/1970

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