sabato 3 marzo 2012

Radiocaccia in 80 metri

Su questo
http://www.arifrascati.it/radiocaccia-in-80-metri/

Ho trovato un buon argomento che potrebbe interessarci e che qui pubblico integralmente.


Questo progetto è nato qualche anno fa leggendo Antenna Book che avevo appena acquistato alla ARRL. Fino ad allora avevo creduto che le gare della caccia alla volpe venissero svolte solo sui 2 metri con antenne abbastanza piccole per essere trasportabili. Leggendo l’articolo capii che si poteva costruire una antenna molto direttiva anche sui 3.6 MHz sfruttando il principio del radiogoniometro Adcock e una barretta di ferrite combinata con uno stilo telescopico di 50 centimetri.
Tutto il progetto ruota attorno alla somma vettoriale di due segnali, uno proveniente dalla bacchetta di ferrite e l’altro proveniente dallo stilo verticale. Per fare questa somma si sfrutta un toroide con avvolgimento trifilare che forma una ibrida in grado di sommare i due vettori provenienti dalle antenne che con fase opportuna  creano un nullo esattamente a 90 gradi con la direzione dell’asse della bacchetta di ferrite. Fuori da questo nullo il diagramma è quello a cardioide con il massimo a 180 gradi rispetto al nullo.
La prima cosa da fare è quella di procurarsi la ferrite. La lunghezza tipica è quella di 20 centimetri ma più è lunga e meglio è. Poi bisogna trovare i toroidi che serviranno per la ibrida e per i trasformatori RF interstadio del circuito amplificatore. Qui bisogna spendere due parole in merito alle caratteristiche del circuito che forma il diagramma a cardioide.
Trattandosi degli 80 metri, con le dimensioni delle antenne usate è evidente che il segnale raccolto è piccolo. Aggiungo che essendo il segnale una somma di due segnali uguali in ampiezza ma sfasati di 180 gradi la risultante è ancora più piccola quindi per rivelare il debole segnale emesso dalla volpe occorre un robusto amplificatore accordato. Vorrei dire debole segnale emesso dalla volpe perché nella mia idea di volpe avevo assimilato la potenza del piccolo trasmettitore codificato a 10 – 20 milliwatt e pertanto avevo dimensionato il guadagno del circuito pensando di trattare segnali molto piccoli. Grande è stata la mia sorpresa quando nel campo di gara ho scoperto a mie spese che le volpi tiravano fuori 1 watt di RF! A quel punto tutto il sistema saturava impedendo di discriminare la direzione di provenienza della volpe. Da qui l’introduzione di un attenuatore a step con almeno 60 dB di attenuazione.
Il circuito prevede un primo stadio separatore tra l’ibrida e il circuito, ottenuto con un Fet e successivamente due stadi in cascata aventi circa 20 dB di guadagno ognuno. Questi due stadi sono in classe A e quindi assorbono una quindicina di mA ognuno per avere una bassissima distorsione. Analizzando il circuito troviamo la ferrite da 20 centimetri accordata esattamente sui 3.6 MHz accoppiata con un link induttivo alla ibrida.
Lo stilo da 50 centimetri entra sulla ibrida attraverso una induttanza che allunga elettricamente la antenna al valore di ¼ d’onda ovviamente con un rendimento molto basso. Successivamente troviamo il Fet che effettua una prima debole amplificazione ma soprattutto mantiene  alto il Q del circuito e infine il doppio stadio amplificatore che fornisce il grosso del guadagno. Tutto è stato montato in una scatola 15 x 8 centimetri con un PCB a singola faccia in vetronite.
Per la taratura occorre un segnale di riferimento che può essere prelevato da un amico compiacente che trasmette a 3.6 MHz oppure il vostro trasmettitore regolato a bassa potenza (pochi watt) collegato alla vostra antenna degli 80 metri o ad un carico fittizio. Si regolano i compensatori per il massimo dopo avere collegato l’uscita all’ingresso di un RX che poi vi servirà per la caccia (ottimo l’FT817). Fatta quasta prima regolazione occorre bilanciare l’ibrida agendo sul potenziometro per ottenere un nullo quando l’antenna in ferrite è perpendicolare alla direzione di provenienza del segnale (attenti alle riflessioni spurie). Per fare questo bilanciamento occorre avere uno spazio aperto senza pareti, o ostacoli che possono falsare il fronte d’onda generato dalla vostra emittente.
Il segnale risulterà abbondante già con pochi milliwatt alla distanza di qualche centinaio di metri.Si regola il potenziometro per avere il nullo più piccolo possibile quando l’antenna è puntata verso la sorgente del segnale.



Per attenuare il segnale occorre una attenuatore a scatti da 60 dB (3 scatti da 20 ognuno vanno benissimo.) Questi possono essere fatti con un attenuatore esterno alla scatola oppure messo all’interno, tutto azionabile con 3 piccoli switch, io ho usato un attenuatore esterno.
L’interruttore che si vede accanto allo stilo serve ad escluderlo rendendo il lobo della antenna bidirezionale, diagramma ad otto, tipico delle antenne a ferrite.
La ferrite, dopo avere montato i due avvolgimenti e il condensatore di accordo, è stata messa in un tubo di PVC per proteggerla dagli urti.
Il tutto richiede una pila a 12 Volt con una capacità di un paio d’ore (le cacce alla volpe non durano di più).
Per il circuito stampato monofaccia posso inviarvi il disegno in scala 1:1 ma a quel punto dovete utilizzare i componenti che ho usato io.
I  toroidi sono T50-61 per i trasformatori dei transistor e del Fet  e T68-2 per l’ibrida.
La ferrite ha una permeabilità di 300 è lunga 200 mm e ha un diametro di 10 mm
Sulla ferrite sono avvolte 8 + 8 spire connesse in serie e poste agli estremi della bacchetta. Il segnale si preleva con un link di 4 spire avvolte al centro della bacchetta. Per trovare la risonanza della ferrite usate un piccolo condensatore variabile e dopo avere trovato la capacità necessaria mettetene uno fisso (circa 90 pF).
L’ibrida ha 21 + 21 spire bifilare al secondario (avvolgimento ben stretto e distribuito sul toroide); al primario ci sono 10 spire avvolte sopra al secondario.
Il trasformatore del Fet è un trifilare di 6 spire
I trasformatori dei transistor sono dei bifilari da 12 spire
Una volta costruita la antenna occorre effettuare delle prove sul campo per capire come si comporta unitamente all’attenuatore da 60 dB. L’interruttore che esclude lo stilo è utile per identificare la direzione del segnale e poi inserendo lo stilo si risolve la ambiguità determinando il verso sfruttando il nullo del diagramma cardioide.

Brasile a Milano


L'altra notte qui a Milano, nonostante il solito noise, c'erano diversi segnali brasiliani discreti in onde corte. Ecco il log


4780 3/3 0305 RTV Djibouti, Holy Kuran, very good

5909.94 3/3 0257 Radio Alcaravan, Colombia, songs, fair. At 0300 QRM from Radio Canada Int. starting on 5905 kHz

6069.97 3/3 0216 CFRX, Toronto, Canada, talks, jingles, fair/good

6080.47 3/3 0210 Radio Marumby,  Brazil, songs, talks about God love, //web streaming. Great id with 770  kHz announcement. News at 0225. Weak/fair

7200 3/3 0408 Gran Mix: 3 stations. Broad of Masses (pres) dominant with Horn of Africa style songs, Radio Sudan with Arabic talks and maybe Iran. Look at the image:


7315 3/3 0414 Radio Tamazuj, via Issoudun France, in Arabic, interview mentioning many times Sudan. id at 0422, then songs. Good


9645.31 3/3 0336 Radio Bandeirantes, Brazil, funny talks, fair/talks

9665.32 3/3 0342 Voz Missionaria, Brazil, religious talks & songs, fair/good

9674.99 3/3 0351 Cancao Nova, Brazil, songs & several ids, good signal, QRM from co-channel lower bc

9819.58 3/3 0358 Radio 9 de Julho, Brazil, song, ids as "Rede Aparecida", really good

10000 3/3 0329 Observatorio Nacional, Brazil, usual pips & id with timw, fair

11710.83 3/3 0321 RAE, songs & news in French, good

11764.98 3/3 0311 Radio Deus è Amor, Brazil, sermon, "... la tua gloria en la capital paulista ...en todo Brasil". Good // 9564.8 fair

11780.01 3/3 0315 Radio Nacional da Amazonia, Brazil, songs, ids, fair

RX: Winradio Excalibur Pro - ANT: T2FD - QTH: Milano, Italia

CONTRO la chiusura delle ONDE MEDIE




Onde medie sempre utili: ditelo su Facebook

Attività di Italradio
(LC, 02 Mar 2012) - Noi che ascoltiamo le onde medie è la pagina Facebook lanciata da Italradio per gli utenti del servizio di onda media, per dire che i recenti tagli non tengono conto di chi ascolta la radio in modo semplice e diretto, veramente aperto a tutti come servizio pubblico universale.

Cari utenti del Portale Italradio,


Dopo lo smantellamento delle reti ad onda media di Radio2 e Radio3, anche i trasmettitori di Radio1 iniziano ad essere spenti: Bologna chiusa, Roma debolissima e Napoli in pericolo di imminente chiusura. Questa pagina è aperta a tutti quelli che ascoltano le onde medie e che vogliono dire no alla loro chiusura, attraverso testimonianze e appelli.
Le onde medie sono state il mezzo per scoprire la radio, quella vera, che sembra viaggiare nel tempo per giungere a noi tra fruscii e rumori strani, ma che non ci abbandona mai, talvolta nemmeno viaggiando per centinaia di chilometri.
Ora continue chiusure - da ultimo quella dolorosissima di Bologna - mettono in crisi l'universalità della radio e la diffusione internazionale dell'italofonia.
Su Facebook potete dire anche voi la vostra opinione:
https://www.facebook.com/pages/Noi-che-ascoltiamo-le-onde-medie/254627901287325

Riteniamo che maggiore sarà il numero di "Mi piace" sulla pagina di Facebook, maggiori saranno le probabilità di essere ascoltati; ogni appello alla sottoscrizione moltiplicherà le speranze di bloccare il lento declino di questo straordinario mezzo di comunicazioni.

Grazie per il sostegno,
il Comitato Italradio.

Le Radio di Sophie - documentazione



Sophie è stata per molti anni il nostro gatto, la radio è una Telefunken T421 del 1940

La Bancarella - Le Radio di Sophie - Shopping

Questo sito Web è molto conosciuto ed apprezzato dagli appassionati di radio, vi presento la ricca e notevole documentazione su CD-ROM .

CD-ROM, documentazione


Descrizione

Radio Italiane I Volume

Schemi, immagini e note di servizio. Apparecchi prodotti o importati in Italia dal 1930 al 1953

Oltre 2700 modelli

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CD1V2.5

Radio Italiane II Volume

Schemi, immagini e note di servizio. Apparecchi prodotti o importati in Italia dal 1953 al 1970

Oltre 2300 modelli

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CD2V2.5

Ventimila Valvole

Oltre 5000 pagine di documentazione tutte dedicate alle valvole elettroniche

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CDTUBES

Schemi Radio Tedeschi e Austriaci

Oltre 4500 apparecchi dal 1925 al 1960 (circa)

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TEDAUS

Geloso-01

Raccolta dei Bollettini Tecnici Geloso pubblicati prima della guerra. Fascicoli stampabili e consultabili singolarmente.

Schemario generale della produzione Geloso (1932-1971)

Profilo storico dell'Azienda e del suo fondatore

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GEL01

Geloso-02

Raccolta dei Bollettini Tecnici Geloso pubblicati nel dopoguerra. Fascicoli stampabili e consultabili singolarmente. Motore di ricerca globale.

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GEL02

Geloso 01-02

I due CD Geloso (vedi sopra) insieme in un unico raccoglitore.

Per saperne di più

GEL0102

SRE 1969

Raccolta delle dispense del Corso Radio Stereo a valvole della Scuola radio Elettra. 6 volumi (Teoria 1 e 2, Pratica 1 e 2, Servizio, Matematica, Fisica, Formulario) per un totale di 5400 pagine. Indici e funzioni di ricerca, formato PDF

SRE69

SRE 1958

Raccolta delle dispense del Corso Radio FM della Scuola radio Elettra. 6 volumi (Teoria, Pratica, Riparazioni, Matematica, Dizionario...) per un totale di 4400 pagine. Con questo corso si realizzava il ricevitore AM/FM a 7 valvole, 4 tasti, oltre a numerosi ricevitori sperimentali per OM e OC.

SRE58

SRE 1952

Raccolta completa delle dispense del primo Corso Radio per Corrispondenza della Scuola radio Elettra. 130 dispense digitalizzate: Teoria, Pratica, Riparazioni, Formulario, Schemi…, formato PDF. Un corso che insegna la radiotecnica con mezzi poveri e tanto ingegno.

Scarica le prime 15 lezioni teoriche

Indice delle lezioni pratiche

SRE52

Dal 1929, anno della fondazione, fino alla definitiva liquidazione avvenuta nel 1972, la Lesa è stata in Italia sinonimo di giradischi. Ma la produzione Lesa non fu solo questo, ci furono anche i registratori, gli amplificatori e gli elettrodomestici, come dimostra la documentazione raccolta in questo cd.

Per saperne di più

LESA

ANIE-01

I primi 6 volumi (1955-1961) del Catalogo che l'ANIE (gruppo radioricevitori) pubblicava annualmente a partire dal 1955. Quasi 3000 pagine di immagini, descrizioni e prezzi di apparecchi radio, tv, giradischi, amplificatori. Formato PDF con istruzioni, indice di ricerca e una breve storia dell'Anie.

Per saperne di più

ANIE01

ANIE-02

Gli ultimi 10 volumi (1961-1972) del Catalogo che l'ANIE (gruppo radioricevitori) pubblicava annualmente a partire dal 1955. Oltre 3000 pagine di immagini, descrizioni e prezzi di apparecchi radio, giradischi, registratori, amplificatori. Formato PDF con istruzioni, indice di ricerca e una breve storia dell'Anie.

Per saperne di più

ANIE02
+ ANIE-01 + ANIE-02
I due volumi insieme, ossia tutti i 16 cataloghi ANIE della serie Radio-TV-Audio
ANIE0102

SACRI TESTI

Una raccolta di alcuni tra i principali manuali di riferimento per la radiotecnica a valvole. Oltre 7500 pagine di scansioni perfette, che coprono ogni campo della materia, dalla ricezione, alla trasmissione, all'amplificazione, al progetto di antenne. Quasi tutto in italiano.

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Per informazioni e acquisti rivolgiti a questo indirizzo e-mail (l.mureddu@tiscali.it).


http://www.leradiodisophie.it/CD-ROM.html


venerdì 2 marzo 2012

ARI : INTERVISTA PRESIDENTE SARTORI I0SSH



Tele Libera Campania intervista il Presidente Nazionale dell'A.R.I. Graziano Sartori, I0SSH alla FIERA del Radioamatore di POMPEI. 25 Febbraio 2012.

SERVIZIO DI STEFANO MONTONE


http://www.youtube.com/watch?v=-bwyEW_15Cc&feature=share



Potete trovare l'intervista al Vice Presidente Nazionale ARI, Pino Zamboli I8YGZ sempre sul nostro blog :


ARI : INTERVISTA VICE PRESIDENTE ZAMBOLI I8YGZ



Tele Libera Campania intervista il Vice Presidente Nazionale ARI, Pino Zamboli I8YGZ alla FIERA del Radioamatore di POMPEI. 25 Febbraio 2012.

SERVIZIO DI STEFANO MONTONE

http://www.youtube.com/watch?v=3p1R_3sPIM4


Potete trovare l'intervista al Presidente Nazionale dell'A.R.I. Graziano Sartori, I0SSH sempre sul nostro blog :




Combined skeds B11 March 16 , 2012 Nuova Versione



Nuova versione del famoso e indispensabile Combined skeds

Schedule sources:

The
Aoki list. Updated March 14, 2012 at 1800 GMT.

The EiBi list by frequency. Updated March 6, 2012.

NOTE: The EiBi FAX, utility and CODAR entries have been deleted from the Excel and text files.

The HFCC public list Updated March 16, 2011 at 1317 GMT.

The
Primetime Shortwave list of English broadcasts Updated February 21, 2011.

The above and others combined into a single Excel spreadsheet:

B11 Combined March 16, 2012, built at 2100 GMT


http://www.hfskeds.com/skeds/

giovedì 1 marzo 2012

I record del blog AIR-Radiorama a Febbraio


Superata  la media  di 1000 visualizzazioni al giorno
Superate le 32000 visualizzazioni nel solo mese di febbraio
Superate le 500 pubblicazioni dall' inizio


La pubblicazione di Fiorenzo Repetto "Carrellata sui ricevitori SDR " ha superato le 1000 visualizzazioni:
http://air-radiorama.blogspot.com/2011/11/carrellata-di-link-sui-ricevitori-sdr.html

Grazie a tutti quelli che leggono , ma soprattutto a quelli che si impegnano a pubblicare notizie sempre interessanti .


Radio Star e l'A.I.R.

Radio Star e' gestita da un Socio AIR : Emanuele Pelicioli, con il quale stiamo studiando un piccolo programma dedicato al Radioascolto e la ridiffusione del XXX Meeting di Torino .



E' una " radio ibrida" che trasmette sulle FREQUENZE DEL DIGITALE TERRESTRE DVB-T e quindi puo' essere ricevuta tramite un normale televisore digitale 24 ore al giorno sul canale 678 o 790  in Lombardia, Piemonte, Piacenza, Canton Ticino.  Aggiungere un 5 davanti se si usa una chiavetta SKY .

Identificativo VD Radio Star*.
Specifiche Audio: 256 Kbs, Separated Stereo 48 Khz , Virtual Surround Vs.2

In streaming audio in tutto il mondo : 
http://radio-star.rad.io/ 
http://173.193.223.178:8570/listen.pls
Indirizzo Facebook : https://www.facebook.com/groups/129309598258/

Radio Star vuole portare la musica emergente italiana e non, nelle case di tutti per farla conoscere al più ampio pubblico possibile.

RAI Budrio onda media 567 kHz Chiuso !

Trasmissioni

Da Italradio

Decisione a sorpresa: Bologna 567 kHz chiuso. Perché?
(LC, 01 Mar 2012) - Quello che sembrava un guasto all'origine della sospensione del servizio di onda media da Bologna-Budrio (567 kHz) rilevato dal 29 febbraio 2012 da ascoltatori della zona, si sta invece profilando, secondo fonti attendibili, come una chiusura decisa dalla Rai nell'ambito della ristrutturazione della rete. Cosa accadrà?

Era stato Elio Antonucci, che ci scriveva dal capoluogo emiliano, a colloca alle ore 24.00 del 28 febbraio la sospensione del servizio dall'impianto di Bologna Budrio, che diffonde i programmi radiofonici di Radio 1. Proteste di numerosi ascoltatori. La decisione a sorpresa proverrebbe dalla Rai nell'ambito della ristrutturazione della rete onda media.
Lo spegnimento non sarà forse definitivo, avendo da tempo Raiway concordato con le amministrazioni locali un cambiamento di localizzazione della postazione ma non si conosce alcuna data per la eventuale riaccensione. Va sottolineato che con deliberazione del 23 novembre 2010 il Comune di Bologna aveva concordato il "trasferimento degli impianti di emissione di Rai Way dal centro dell’area produttiva alla località Spino Bianco di Vedrana, in coerenza con il Piano di Localizzazione della Emittenza Radio e Televisiva (PLERT) della Provincia di Bologna, con adeguamento della strumentazione urbanistica comunale".
In mancanza di comunicazioni ufficiali è molto difficile capire quali prospettive abbia l'impianto che, ricordiamolo, serve una vastissima area che dall'Appennino raggiunge quasi tutta la pianura padana, integrando il servizio in FM che, per l'estremo affollamento della banda, è spesso difficoltoso.

Nota: Italradio esprime profonda tristezza per lo stop imposto alla stazione della città dove la radio fu inventata, augurandosi una pronta ripresa di un servizio essenziale.

http://portale.italradio.org/index.php?name=News&file=article&sid=2369&newlang=ita&utm_source=feedburner&utm_medium=twitter&utm_campaign=Feed%3A+italradio%2FMkET+%28Italradio+-+ita%29


Antenne RAI Budrio

http://www.radiomarconi.com/marconi/budrio.html


mercoledì 29 febbraio 2012

Osservare la Stazione Spaziale Internazionale

Molto spesso, soprattutto nelle notti estive, vediamo ad occhio nudo che il cielo viene solcato da punti luminosi, come aspetto in tutto simili a stelle, ma che si muovono con un moto molto regolare e attraversano il cielo in un tempo che oscilla fra i 5 e i 10 minuti. Si tratta di satelliti artificiali, oggetti messi in orbita attorno alla Terra dall'uomo, che per gli scopi più vari (comunicazioni, sorveglianza, ricerca scientifica) ruotano attorno al nostro pianeta e attraversano i nostri cieli. Di questi oggetti ce ne sono molte migliaia in orbita, e solo una minoranza sono satelliti in piena operazione: per la maggior parte dei casi si tratta di satelliti che hanno esaurito la loro vita utile, sezioni di razzi vettori, gusci protettivi, e rottami spaziali di vario genere. I satelliti più visibili, quelli che attirano anche l'attenzione degli osservatori meno attenti, sono quelli di maggiori dimensioni e che orbitano più vicini alla superficie della Terra. Per entrambe queste caratteristiche (grandi dimensioni e vicinanza alla supericie terrestre) il satellite artificiale più notevole è la Stazione Spaziale Internazionale ISS (International Space Station), nata dalla collaborazione fra cinque agenzie spaziali, la canadese (CSA), l'europea (ESA), la giapponese (JAXA - già NASDA), l'agenzia russa (RKA) e quella statunitense (NASA). Qui potete trovare altre notizie sulla ISS . Grande come un campo da calcio (al contrario di altri satelliti che sono poco più grandi di un pallone da pallacanestro), la ISS in condizioni favorevoli raggiunge magnitudini negative, vale a dire che fa a gara come luminosità con i pianeti più luminosi, Giove e Venere.

Per poter vedere un satellite artificiale, che non brilla di luce propria, occorre anzitutto che sia illuminato dal Sole e che il nostro luogo di osservazione sia nell'oscurità. I satelliti artificiali sono meglio visibili poco dopo il tramonto e poco prima dell'alba, anche se d'estate, essendo il cono d'ombra della Terra abbastanza basso sopra alle nostre teste, è facile osservare satelliti nel corso di tutta la notte. D'inverno, al contrario, la "finestra" di visibilità tende a ridursi a ridosso del tramonto e dell'alba.

Il calcolo delle orbite e della visibilità dei passaggi è abbastanza complesso e, all'inzio dell'era spaziale, erano molti gli astrofili che registravano e fotografavano passaggi di satelliti, collaboravano con le agenzie fornendo i loro dati, si ingegnavano con calcoli e mappe per prevedere i passaggi dei satelliti. Un tipo di astrofilia che non c'è più, da "tempi eroici". Oggi osservare i passaggi dei satelliti artificiali è molto più semplice, in quanto ci sono software e siti internet che offrono tabelle aggiornate e riferite alla propria località. Da uno di questi siti, Heavens Above, ci siamo fatti gentilmente offrire la possibilità di mettere on-line i passaggi della ISS. Basta fare click sul capoluogo di provincia a noi più vicino (differenze di qualche decina di km non cambiano le previsioni in modo significativo per l'osservazione visuale) e troveremo sul monitor del nostro PC le previsioni per i 10 giorni successivi e calcolate per la località che abbiamo scelto (le province con più di un capoluogo, ove possibile, come Forlì-Cesena, Pesaro-Urbino, ecc., compaiono con i nomi dei capoluoghi separati). Tutto il sito è in inglese, e comunque i termini necessari per capire la tabella sono veramente pochi - vi proponiamo uno schema esplicativo sotto alla tabella delle località. L'osservazione di un satellite luminoso come la ISS può essere fatta tranquillamente ad occhio nudo. Lo strumento più indicato per osservare, in generale, i satelliti artificiali è un binocolo a basso ingrandimento e a grande campo. La classica taglia 7x50 offre un campo elevato (superiore ai 5°) e raccoglie abbastanza luce per osservare satelliti anche di debole luminosità. Il telescopio, per via del piccolo campo inquadrato e della grande velocità del satellite, è uno strumento di solito poco adatto, anche se ci sono astrofili che con telescopi guidati a mano o dal computer eseguono foto e filmati in cui si vede la forma del satellite. La ISS, essendo così grande e relativamente vicina, con ingrandimenti modesti (20x) consente di apprezzarne le dimensioni, si vede cioè che non ha un aspetto puntiforme. Per chi vuole tentare questa esperienza, l'Apprendista Astrofilo consiglia di scegliere un transito non troppo oltre il tramonto. Il cielo ancora chiaro, infatti, diminuisce il contrasto dell'immagine, e l'immagine binoculare o telescopica della luminosa ISS produce meno raggi e baffi di luce ("spara di meno", in gergo). Date le condizioni di osservazione occorre un supporto per muovere velocemente lo strumento e la messa a fuoco va effettuata in anticipo, in modo da non perdere tempo e concentrarsi sull'inseguimento.

Agrigento Alessandria Ancona Andria Aosta
Arezzo Ascoli Piceno Asti Avellino Bari
Barletta Belluno Benevento Bergamo Biella
Bologna Bolzano Brescia Brindisi Cagliari
Caltanissetta Campobasso Carbonia Caserta Catania
Catanzaro Cesena Chieti Como Cosenza
Cremona Crotone Cuneo Enna Fermo
Ferrara Firenze Foggia Forlì Frosinone
Genova Gorizia Grosseto Iglesias Imperia
Isernia La Spezia L'Aquila Lanusei Latina
Lecce Lecco Livorno Lodi Lucca
Macerata Mantova Massa Matera Messina
Milano Modena Monza Napoli Novara
Nuoro Olbia Oristano Padova Palermo
Parma Pavia Perugia Pesaro Pescara
Piacenza Pisa Pistoia Pordenone Potenza
Prato Ragusa Ravenna Reggio Calabria Reggio Emilia
Rieti Rimini Roma Rovigo Salerno
Sanluri Sassari Savona Siena Siracusa
Sondrio Taranto Tempio Pausania Teramo Terni
Torino Tortolì Trani Trapani Trento
Treviso Trieste Udine Urbino Varese
Venezia Verbania Vercelli Verona Vibo Valenzia
Villacidro Vicenza Viterbo - -

I dati principali della tabella sono la data del transito e la magnitudine massima calcolata. Sono poi indicati per tre punti, vale a dire per l'inizio e la fine del transito, e per il punto di massima altezza sull'orizzonte:

- l'orario preciso al secondo (si tratta dell'ora locale e tiene conto dell'ora legale, quindi non ci sono correzioni da fare)

- l'altezza in gradi rispetto all'orizzonte, da 0° a 90°

- la direzione verso la quale osservare, espressa in funzione dei punti cardinali rispetto all'osservatore

Occorre un minimo di cura per trovarsi sul posto all'ora giusta: un orologio sincronizzato sul normale segnale orario radiotelevisivo è più che sufficiente.

Conviene comunque iniziare qualche l'osservazione qualche minuto prima per orientarsi e adattarsi un minimo all'oscurità.



Le date di transito presentano un link, seguendo il quale ci si trova in una pagina in cui è disegnata la traiettoria della ISS rispetto alle costellazioni, come pure una mappa dettagliata e interattiva che mostra il transito della ISS rispetto alle stelle con grande precisione.

Esplorando queste pagine e quelle collegate, si trovano numerose altre informazioni.


Per qualunque tipo di domande e richieste di informazioni l'Apprendista Astrofilo è sempre disponibile.

Gli indirizzi e-mail li trovate nella pagina dei contatti del dito dell'Apprendista Astrofilo.

Buone osservazioni!


Ringraziamo per la gentile collaborazione Chris Peat, responsabile del sito Heavens Above che ci ha consentito di linkarci alle previsioni dei passaggi della ISS calcolati in tempo reale e per i dieci giorni successivi.

Da : http://divulgazione.uai.it/index.php/Come_osservare_la_Stazione_Spaziale_Internazionale