sabato 26 luglio 2014

RICEZIONE DEI SEGNALI "AIS" DELLA COSTA CONCORDIA DA ALBENGA (JN44CB)

Ciao a tutti,
questa sera (26/07/14) sono riuscito, dopo 2 giorni di tentativi infruttuosi, a ricevere e decodificare da ALBENGA (JN44CB) i pacchetti "AIS" inviati dalla COSTA CONCORDIA durante il suo ultimo viaggio.

Come saprete il sistema AIS permette di conoscere la posizione delle navi dotate del dispositivo (obbligatorio oltre un certo tonnellaggio), ed e' costituito da un TX (a bordo) che invia pacchetti contenenti la posizione, rotta, velocità e altre info, e di una rete di RX che decodificano i dati ricevuti e li conferiscono a un database consultabile online.
Le frequenze del servizio sono  161.975 MHz (canale marino ch 87) e 162.025 MHz (ch 88).
la mappa delle navi è visibile online su www.marinetraffic.com

Per la ricezione (da Albenga JN44CB) ho utilizzato:
- antenna: DISCONE su tetto palazzo di 6 piani, vista diretta sul mare.
- RX: DONGLE USB per DVBT (8 euro su Ebay) con filtro anti FM autocostruito.
- SW per SDR: SDR-RADIO.com    V2  (modo FM 12kHz - no preenfasi - no filtro audio)
- SW di decodifica: AISMON V2.2.0
- SW di gestione invio pacchetti: AISdispatcher V1.4

Volendo e' possibile "registrarsi" su www.marinetraffic.com e diventare cosi' un RX di sistema.
(ci sono alcuni radioamatori registrati come ricevitori di rete. Vedere l'elenco "stazioni" di marinetraffic.com)
Questa volta mi sono limitato a ricevere in locale i pacchetti e mandarli a Google Earth.
tutte le istruzioni e i link per i software sono disponibili su www.marinetraffic.com

Nella mappa si possono vedere, evidenziate in rosso, le posizioni della Concordia e di una delle motovedette della Capitaneria che scortano il convoglio.
Il numero che si vede e' quello trasmesso dal sitema AIS, per abbinarlo alla nave usare il database "navi" di marinetraffic.com . (per la CONCORDIA: http://www.marinetraffic.com/it/ais/details/ships/247359600)


Qui si vedono insieme la console SDR-RADIO (evidenziati in rosso i pacchetti AIS) e i 2 programmi di decodifica e gestione dei pacchetti. l'invio a Google Earth avviene automaticamente ogni 60 secondi.



Non è di certo un DX, ma ritengo che, oltre all'aspetto "tecnico", questa mia ricezione possa avere anche una valenza "marinaresca", al di là di ogni polemica.


Se qualcuno vuole approfondire sono a disposizione per chiarimenti.

73 e buoni ascolti

Mauro Bernardetto IK1WVQ




BiellaRadio 2014


venerdì 25 luglio 2014

COSTRUIRSI UN’ANTENNA BIBANDA PER LE FREQUENZE VHF & UHF



Di Riccardo Bersani

Questa antenna serve a fare traffico in FM in polarizzazione verticale, traffico in SSB in polarizzazione orizzontale (va infinitamente meglio delle antenne polarizzate solo in verticale), ascolto satelliti inclusa la ISS, e può essere impiegata con successo anche su scanner.
Il diagramma di irradiazione, simulato su EZNEC, è infatti una sfera in spazio libero.
Tra le necessità dei radioamatori spesso si verifica quella di avere poco spazio a disposizione per un’antenna, oppure di doverne utilizzare una che, per vari motivi, possa essere facilmente rimossa dopo l’uso.
Quella che presentiamo è un’antenna bibanda che ha l’enorme vantaggio di utilizzare la doppia polarizzazione, è omnidirezionale, è di facile costruzione, impiega materiali di facilissima reperibilità, ed essendo molto leggera può essere facilmente posizionata e rimossa.
Per agevolare chi è all’inizio dell’avventura nel campo radioamatoriale tralasciamo volutamente tutti i calcoli di progetto, dando per scontato il funzionamento del manufatto così assemblato e rimandando eventualmente ai più esperti la sua verifica.

Materiali occorrenti:
Ø ml. 2 di tubo Ø 20 mm. da elettricista
Ø 1 raccordo a TEE e 1 gomito a 90° per tubo Ø 20 mm
Ø ml.1 di cavo di rame Ø 4 mm. o superiore.
Ø 1 raccordo PL femmina da pannello
Ø Saldatore a stagno
Ø Materiali di consumo. (fascette da elettricista per fissaggio, silicone, eventuale     contenitore in plastica per PL)

Costruzione:

 


 Si deve realizzare una struttura come in foto a lato, con alla base il raccordo a “T”. La parte verticale del tubo misura cm. 50 netti, fuori dal raccordo. I due pezzi orizzontali sono lunghi cm. 23  netti ciascuno, sempre fuori dal raccordo a gomito. Fatta la struttura portante, si taglia un pezzo di cavo di rame lungo 49 cm e si salda al centrale del PL. Questo è il ramo verticale dell’antenna e si fissa con delle fascette al tubo di plastica. (questo tratto è appunto per la polarizzazione verticale)
Si taglia poi un altro spezzone da 49 cm. di cavo di rame, lo si salda alla massa del PL e gli si fa seguire l’andamento a “L” del ramo orizzontale, come evidenziato nella seconda fotografia a lato. (Questo tratto è per la polarizzazione orizzontale)





Nella parte sottostante il raccordo a “T” si può inserire lo stesso tubo in PVC usato per l’antenna, per fare da palo di sostegno. La lunghezza è ininfluente e si può scegliere secondo occorrenza. Per meglio rifinire la costruzione, si potrebbe inserire il PL in una scatoletta di plastica per proteggerlo dalle intemperie. In ogni caso conviene siliconare il PL per impedire falsi contatti dovuti a umidità o pioggia.
 

Taratura S.W.R.

L’antenna così dimensionata dovrebbe avere stazionarie più che accettabili su entrambe le frequenze. In caso contrario, conviene saldare un piccolo spezzone di filo ad ogni estremità del cavo di rame e procedere poi per tentativi al taglio di qualche millimetro per volta, fino a raggiungere il rapporto di stazionarie voluto. L’antenna ha da questo punto di vista una resa migliore sulle VHF, pur mantenendo valori accettabilissimi sulle UHF. Per accorciare eventualmente il cavo di rame Ø 4 mm non è necessario tagliarlo, è sufficiente ripiegarlo su se stesso.

Buon lavoro!

Scritto da IZ2074SWL – Consulenza tecnica: IK2AHG –


Frascati Scienza - Le onde elettromagnetiche


Le onde elettromagnetiche - Venticinquesima puntata

Cosa hanno in comune una radio, una candela ed una radiografia? Incredibile a dirsi, ma riguardano tutte l’utilizzo di onde elettromagnetiche.

Achille De Santis - tecnatronATgmail.com

giovedì 24 luglio 2014

Antenna RYBACOV , detta anche “canna da pesca”


AUTOCOSTRUIRSI UN’ANTENNA ECONOMICA MA MOLTO EFFICIENTE
   
di Riccardo Bersani, IZ2074SWL

Quasi tutti i radioamatori e gli appassionati di radioascolto hanno la tendenza di ricercare un mezzo, possibilmente economico, che consenta loro di ampliare sempre più le prestazioni della propria stazione.
Gli americani dicono: “spendi 10 dollari per l’apparecchio e 100 per l’antenna” e non hanno torto. Infatti si può avere a disposizione una stazione radio ultramoderna ed attrezzata, ma se l’antenna lascia a desiderare, i limiti si evidenziano immediatamente.
In Internet si trovano decine e decine di articoli sull’autocostruzione di antenne, redatti da chi ha sperimentato qualche soluzione, anche innovativa. Spesso però le cose vengono date per scontate e chi si trova all’inizio del cammino evolutivo radiamatoriale trova regolarmente difficoltà a capire cosa fare o come interpretare quanto legge. Spesse volte questi articoli sono anche infarciti di calcoli, diagrammi e grafici che risultano incomprensibili al neofita, costringendolo a sforzi interpretativi non indifferenti o del tutto vani.
Il gruppo radioamatoriale presente nel mio paese ha la fortuna di avere come membro Davide, IK2AHG, che in fatto di esperienza, progettazione e sperimentazione vanta un lunghissimo curriculum ed un bagaglio tecnico assolutamente invidiabile.
Ebbene, l’amico Davide ha messo a nostra disposizione  le sue conoscenze per consentirci di realizzare con una spesa minima un’antenna molto efficiente, che si riesce ad accordare dai 10 ai 160 metri e che sopporta in trasmissione potenze di poco superiori al chilowatt. Tutto ciò che segue è il risultato di diverse prove e perfezionamenti succedutisi nel tempo.
Si tratta dell’ennesima versione dell’antenna di tipo Rybacov, detta anche “canna da pesca”, perché il supporto è appunto costituito da una semplice canna da pesca in vetroresina.
Nelle istruzioni che seguono non troverete accenni teorici, né calcoli né altro, ma vi assicuro che l’antenna funziona egregiamente e consente dei DX transoceanici con rapporto 5:9 che nulla hanno da invidiare ad antenne commerciali.
Dato il peso estremamente limitato, quest’antenna omnidirezionale può essere facilmente montata sui tetti e non richiede particolari controventature se non in condizioni estreme, essendo particolarmente flessibile ed opponendo scarsissima resistenza al vento.
I materiali occorrenti sono di facile reperibilità ed una breve ricerca in rete vi consentirà di trovare abbastanza agevolmente l’elemento più importante, la canna da pesca.
Altro vantaggio indiscusso di questa realizzazione è che può essere facilmente impiegata in uscite sul campo: può essere montata in qualche minuto ed è di minimo ingombro, una volta richiusa.
Lo spirito del radioamatore è quello di ricercare soluzioni nuove e mettere poi a disposizione degli altri le proprie esperienze. Questo è il motivo per cui è stato redatto questo articolo.
Ultimo, ma non per questo meno importante, Il costo totale di quest’antenna non supera i 70 euro, per cui è veramente alla portata di tutti.
Buon Lavoro!

PROGETTO ANTENNA OMNIDIREZIONALE TIPO RYBACOV – (by IK2AHG )
                                                 


MATERIALE  OCCORRENTE:
  1. Supporto canna da pesca rigorosamente in vetroresina, lunghezza 10 m
  2. 30 metri filo elettrico sez. 2 mmq per radiali (la sezione non è critica, va bene anche 1,5 mmq)
  3. Spezzone tubo in PVC Ø 50 mm per bobina UNUN
  4. Piattina trasparente (cavo audio)  - circa 2 m per la bobina
  5. N° 1 PL femmina da pannello
  6. Scatola contenitore  tipo IP 65 in materiale plastico
  7. Fascette in nylon da elettricista di varie misure e grossezze, nastro isolante, ecc.
REALIZZAZIONE:

1.      Preparazione UNUN 4:1 (bobina in aria)
Praticare nel tubo in PVC un foro del Ø 9 mm che consenta il passaggio della piattina audio ed infilarvi un capo di questa  dall’interno del tubo verso l’esterno. Avvolgere strettamente e contiguamente tante spire, fino a raggiungere la lunghezza di 1,50 m che vi sarete preventivamente segnata sulla piattina. (Questa lunghezza non è critica, ma è bene avvicinarsi il più possibile)
Praticare un secondo foro per far passare la piattina dall’esterno all’interno del tubo. Fissare con fascette da elettricista e/o colla a caldo le estremità della piattina, per evitarne lo srotolamento.
Tagliare la parte eccedente di piattina, lasciando una trentina di centimetri circa fuoriuscire da ogni estremità  del tubo di PVC.

2.      Preparazione antenna
Praticare sulla parete laterale della scatola in PVC un foro che consenta il passaggio del radiale verticale  e tre fori per l’uscita dei radiali  orizzontali, più un quarto per il drenaggio di eventuali condense.
Montare sull’estremità inferiore della scatola il PL femmina da pannello.
Chiamiamo per non confonderci i cavi delle estremità della bobina A e B in ingresso e A1 e B1 in uscita dal tubo. Saldare a stagno il radiale verticale (L= 7,53 m) con il capo A della bobina. Fate passare l’altro filo B di questo capo all’interno del tubo, unitelo al capo A1 e saldate il tutto al polo centrale del PL. Saldate fra di loro le estremità dei tre radiali orizzontali, il capo B1 della bobina e la massa del PL. (vedi foto seguenti)



 Nota: in questa realizzazione si vedono uscire i tre radiali da un unico foro. E’ consigliato invece farli uscire dalla scatola separatamente, anche se l’antenna funziona ugualmente. Questo accorgimento ne facilita l’accordatura.

La lunghezza dei radiali è da computarsi fino al loro punto di saldatura, quindi va considerata anche la parte all’interno della scatola.

Controllate con un tester che il polo centrale del PL sia a massa con la sua filettatura.
Ora si può chiudere la scatola e l’antenna è pronta per il montaggio.
3.      Consigli per l’assemblaggio
Fissato il radiale verticale alla cima della canna da pesca con una fascetta da elettricista e nastro isolante, allungate via via gli elementi della canna telescopica. Ad ogni cambio di sezione fissate una fascetta, per evitare che la canna si richiuda su se stessa. Ricoprite tutte le fascette con nastro isolante, per evitare che i raggi UV deteriorino il nylon con cui sono fatte.
A canna completamente allungata, fissate ad essa la scatola contenente la bobina e assicurate il tutto al palo di sostegno, sempre a mezzo di fascette di adeguata grossezza. Per evitare che il vento incrini la vetroresina della canna in corrispondenza della sommità del palo di sostegno dove è maggiormente sollecitata a taglio, è consigliabile interporre tra canna da pesca e palo di sostegno un profilato ad “L” di alluminio di circa 4 cm di lato, della lunghezza di circa un metro, in modo che questo sia a cavallo dell’estremità del palo stesso, come illustrato qui sotto.


    
Disporre i radiali per un tratto orizzontale il più lungo possibile, compatibilmente alle disponibilità di spazio e fissateli ai possibili supporti (comignoli, aste di legno, ecc.) mediante cordino di nylon o similare, purché non metallico. L’orientamento dei radiali è determinato dalla posizione geografica in cui è montata l’antenna. La ricezione è massima ortogonalmente ad essi.

Buoni DX !!!


Written by Riccardo Bersani – IZ2074SWL

mercoledì 23 luglio 2014

martedì 22 luglio 2014

Codice di comportamento DX

Navigando sul blog della YL Mako JJ5IZX, agguerrita SWL e Dxer giapponese, mi sono ritrovato sul blog di un altro OM, 9H5DX (Malta),  che nel  suo spazio web ha inserito questo simpatico "Codice di Comportamento del DXer".


Spero che il "decalogo" possa essere letto dai tanti DXer dell'ultim'ora i quali o non lo conoscono o forse "hanno dimenticato" anche le regole del vivere civile.
Saluti e buoni DX!  Achille De Santis
tecnatronATgmail.com



Tradotto in Italiano suona più o meno così:


Io ascolterò, ascolterò ed, ancora, ascolterò.
Io chiamerò la stazione DX solo quando sarò in grado di riceverla chiaramente.
Io non mi fiderò ciecamente del cluster e mi sincererò del nominativo della stazione DX prima di iniziare a chiamare.
Io non interferirò né con la stazione DX né con chi la stia collegando e non accorderò sulla sua frequenza o sulla/e frequenza/e di QSX.
Io aspetterò che la stazione DX abbia finito il QSO prima di chiamarla. 
Io chiamerò sempre usando il mio nominativo completo.
Io, dopo aver chiamato, ascolterò per un congruo intervallo di tempo. Non chiamerò di continuo.
Io non trasmetterò quando l'operatore DX risponderà ad un'altra stazione.
Io non trasmetterò quando l'operatore DX cercherà di rispondere ad una stazione con un nominativo diverso dal mio.
Io non trasmetterò quando la stazione DX chiamerà un'area geografica diversa dalla mia.
Quando l'operatore DX mi avrà risposto, io non ripeterò il mio nominativo se sarò già sicuro che egli l'abbia correttamente ricevuto. 
Io sarò grato per il collegamento effettuato.
Io rispetterò i miei colleghi radioamatori ed agirò in modo da guadagnare il loro rispetto. 
Per ulteriori dettagli, clicca qui
Traduzione di cortesia Davide, IZ8ESX

Questo è il Codice per l'operatore DX:


...e questa è la traduzione:

  • Fai il tuo dovere
  • Mantieni informata la comunità DX
  • Controlla la frequenza TX e la gamma RX prima di iniziare
  • Tu sei il capo e sei in carica
  • Annuncia il tuo nominativo frequentemente
  • Opera in Split
  • Stabilisci e mantieni un ritmo
  • Lavora e metti a log, è più veloce
  • Annuncia QSY / QRT prima di lasciare il pile-up
  • Stabilisci un clima amichevole con il Pile-up
  • Evita di lavorare con i numeri, i continenti sono OK
  • Ripeti correttamente i nominativi, così ognuno è sicuro di essere stato collegato
  • Sii un modello di ruolo
                                                                                                               (traduzione di Achille De Santis)



lunedì 21 luglio 2014

FENU - RADIO




Ottimo sito web da visitare, di  "Fernando detto Fenu ", appassionato radioascoltatore, troverete decine di foto di ricevitori ,accessori,antenne e diverse recensioni.

Welcome at Fenu-Radio

Here you will find information, presentations of equipment, audio examples, comparisons and much more about analog and digital shortwave receivers and there accessories. Also about Software Defined Radio, “SDR”, is information available.
I wish you lots of fun on my website.


Willkommen bei Fenu-Radio

Hier finden Sie Informationen, Gerätevorstellungen, Audiobeispiele, Vergleiche und vieles andere zu analogen und digitalen Kurzwellenempfängern und deren Zubehör. Auch über die, Software Defined Radio "SDR", sind hier Informationen zu finden.
Nun wünsche ich viel Spass auf meinen Webseiten.