venerdì 5 giugno 2015

Come richiedere correttamente le informazioni radio


 di Antonio Anselmi

Questa miniguida non ha lo scopo di fornire indicazioni circa la identificazione di un segnale ma quello di aiutare gli amici novizi ad una formulazione corretta della richiesta di informazioni circa l'origine e la natura di un particolare segnale
 Informazioni che hanno la propria base teorica gia' ampiamente illustrata nelle pagine della rubrica Utility Dxing su Radiorama (http://www.air-radio.it/index.php?sinistro=menusocilog.php&destro=radiorama/area.php ) e su quelle virtuali del gruppo AIR RADIOASCOLTO su  Facebook   https://www.facebook.com/groups/65662656698/ .Gli esempi sono fatti utilizzando due dei decoder multi-uso fra i piu' impiegati e che certo non devono mancare nell'arsenale dell'ascoltatore utility: multipsk e fldigi. Per particita' e' stato usato un semplice segnale della famiglia FSK, ma la metodologia illustrata e' valida per qualunque altro segnale.
  
Passo 1: rilevazione della larghezza di banda e dello shift (in caso di segnale FSK)
una volta individuato un segnale che si ritiene di dover sottoporre alla attenzione del gruppo, la prima cosa da fare e' perlomeno cercare di vederlo. Lanciamo quindi il nostro decoder e per prima cosa ricaviamone la sua occupazione di banda (bandwidth o Bw) come illustrato in figura 1. Nel nostro caso il segnale ha una occupazione di banda pari a circa 600 Hz, mentre lo shift (misurato al centro delle due bande FSK) e' di 500 Hz.


Fig. 1 – misurazione della larghezza di banda occupata dal segnale
Passo 2: rilevazione dell'offset
Per la rilevazione dell'offeset occorre individuare il centro-banda del segnale, ovvero quella linea immaginaria che divide il segnale in due parti esattamente uguali: quello sara' il valore dell'offset che stiamo cercando. Per la sua misurazione spostiamoci ora sulla sintonia del nostro ricevitore e regoliamola in maniera tale da ottenere una lettura piu' precisa possibile del valore del suo centro banda. In figura due, abbiamo agito sulla sintonia del riceviore in maniera da far coincidere le due frequenze su valori ben leggibili: nel nostro esempio 1000 e 1500 Hz (ovviamente la differenza e' il valore di shift prima individuato). E' facile vedere che l'offset del nostro segnale (valore effettivo del segnale e che NON dipende dalla nostra sintonia !) e' pari a 1250 Hz


Fig.2 – rilevazione dell'offset

Facciamo uno screen-shot (copia del video) e salviamo l'immagine con un nome adeguato che specifichi frequenza e modalita' (USB/LSB/AM/CW). Non e' una cosa irrilevante, lo vedremo nel passo 4.

Diamo ora un'occhiata alla sintonia del nostro ricevitore (figura 3) che rappresenta la nostra dial frequency (vedi radiorana n.44):


Fig. 3 – lettura della sintonia (dial frequency)

e appuntiamoci i risultati fin qui ottenuti, senza dimenticare l'orario di ascolo espresso in UTC (uguale al buon vecchio GMT e a volte indicato anche con “z” = zulu time):

sintonia: 16300.0 Khz USB
offset:  1250 Hz
ora di ascolto: 1015 UTC

Siamo gia' ad un buon punto ma la perfezione del report che andiamo compilando necessita di un ulteriore passo.

Passo 3: registrazione del segnale
Se non disponete di un SDR ee ancora non l'abbiamo installato, procuriamoci una copia (gratuita) di Audacity dal sito:

Una volta avviato il programma andiamo a configurare il “dispositivo di registrazione” sul quale audacity deve ascoltare: ovviamente dovremo indicare lo stesso dispositivo sul quale e' configurato il decoder (figura 4): modifica → preferenze → dispositivi → registrazione e confermiamo la scelta.


Fig. 4 – configurazione del dispositivo di registrazione

Senza spostare la sintonia prima impostata iniziamo la registrazione del segnale: sono sufficenti almeno una trentina di secondi, magari da ripetere due-tre volte per essere sicuri di avere un buon frammento del segnale che stiamo ricevendo. A volte, proprio mentre registriamo, una stupidissima interferenza da casa nostra puo' introdurre nel segnale frequenze estranee.

Prima di proseguire mettiamo bene in mente queste semplici regole per ottenere registrazioni efficaci:
  • registrare sempre direttamente dalla scheda audio o da SDR, evitare microfoni e cavetti;
  • durante la registrazione non usare AFC (Automatic Frequency Control) cosi' da evitare gli slittamenti del segnale in frequenza;
  • dosare AGC (Automatica Gain Control) al minimo e ove permesso disinserirlo;
  • registrare almeno trenta secondi di trasmissione;
  •  ripetere la registrazione in caso di un disturbo improvviso;
  • disinserire filtri anti-noise o squelch durante la registrazione;
  • ·mettersi le mani in tasca (non agire in alcun modo sul segnale modificando toni o volume o quant'altro di esotico a vostra disposizione);
per i possessori di SDR (non e' necessario Audacity o altri software similari “esterni):
  • usare solo il formato wave (.wav) 16 bit;
  • impostare il sampling-rate della registrazione non inferiore a 8000 Hz (max frequenza audio registrabile 4 Khz), inutile usare un sampling rate maggiore di 11025 Hz;
e infine dopo la registrazione:
  • non ripassare o abbellire il segnale con altri tool che possono andar bene per scopi puramente “audiofili” ma che aggiungono o tolgono sempre qualcosa al segnale originario;
  • fate sempre un backup, perche' come tutti i file importanti andra' a finire che verra' inopportunamente cancellato.
Iniziamo quindi una registrazione con Audacity e dopo 20-30 secondi interrompiamola (figura 5):
Fig. 5 – registrazione del segnale con Audacity

Se durante la registrazione dovessimo vedere livelli esageratamente alti e' meglio regolarli agendo sul volume della radio QUINDI interrompere la registrazione e riperla di nuovo con i giusti valori appena impostati.

Al termine della registrazione passiamo alla sua scrittura su disco (figura 6). Verifichiamo che il formato sia quello richiesto e forniamo un nome abbastanza esplicatico al file che abbiamo salvato. Io ho usato il comunissimo “pippo” ma e' un errore banale. Per il salvataggio del file audio dobbiamo scegliere dal menu' file l'opzione “Esporta audio”:


Fig.6 – scrittura sul disco della registrazione audio

Perche' e importante registrare? Vediamo il passo seguente.

Passo 4: il nostro database dei segnali
Bel lavoro, professionale! Se e' stato fatto tutto correttamente, a questo punto abbiamo a disposizione 3 files relativi al nostro segnale:
  • un file con un piccolo file di testo (notepad va piu' che bene) con appuntate sintonia, offfset e orario di ascolto;
  •   un file con lo (gli) screenshot del waterfall con la forma d'onda del segnale;
  •  un file una o piu' registrazioni del segnale in formato wave.
Andiamo sulla cartella “documenti” del nostro pc e creiamo con un click una cartella che chiameremo DATABASE_SEGNALI e al suo interno un'altra cartella che conterra' i file sopra elencati e chiamata ad esempio unid_frequenza. Una volta che avremo individuato di quale segnale si tratta non faremo altro che rinominare quella cartella “unid” con il nome appropriato per quel segnale (figura 7).

Questa metodologia, anche se leggermente laboriosa, ci permettera' di conservare un log fisico dei nostri ascolti piu' interessanti, infatti potremo anche creare tante cartelle per i segnali che magari gia' conosciamo e all'interno delle rispettive cartelle potremo anche metterci gli screenshot delle decodifiche. Con l'aumentare degli ascolti il nostro database sara' sempre piu' completo e potremo consultarlo alla bisogna e scambiare con gli amici colleghi cartelle e segnali per una loro identificazione o comparazione.


                                        Fig. 7 – il nostro database segnali


Passo 5: pubblicazione del cosa e'
A questo punto il gioco e' fatto: abbiamo tutti i file razionalmente organizzati e salvati nel nostro pc e non rimane che andare sul gruppo fb e pubblicare le informazioni raccolte, insieme agli screenshot e - cosa importante – alla nostra registrazione. Buon lavoro!



AIR  RADIOASCOLTO su Facebook
https://www.facebook.com/groups/65662656698/



Nessun commento:

Posta un commento

I commenti sono aperti a tutti e sono soggetti insindacabilmente a moderazione.
NON SARANNO PUBBLICATI COMMENTI SE PRIVI DI NOME E COGNOME ED EMAIL.
IL SOLO NOMINATIVO RADIOAMATORIALE NON SOSTITUISCE IL NOME E COGNOME RICHIESTO.
Grazie.

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.