sabato 9 settembre 2017

Ham Radio Deluxe & Yaesu FT

Vi giro la mail di Federico IU1FHJ


Poiché moltissimi Radioamatori utilizzano Ham Radio Deluxe nella versione Free (Ver. 5.24.38) ed RTX Yaesu della serie FT-8x7 (817 857 897) saranno sicuramente interessati a questa informativa tecnica.Il software HRD precedente alla Ver. 6.3 utilizza alcuni comandi CAT non direttamente supportati dalla radio Yaesu 8x7.Questo comporta nel lungo periodo porta ad un possibile danneggiamento della Flash Ram ed il conseguente guasto del RTX.Da evidenziare inoltre che il guasto non sarebbe coperto da garanzia Yaesu.Ham Radio Deluxe invita a non utilizzare versioni software precedenti alla 6.3.0.410 per l’invio di comandi CAT al FT 8x7 onde evitare problematiche hardware al RTX.In allegato alla presente ho lasciato l’originale della mail ricevuta dal HRD Support.Sfortunatamente questo upgrade software è a pagamento e riduce in maniera notevole i comandi CAT a disposizione.Per tutte le altre radio supportate da HDR i comandi CAT a disposizione sono rimasti invariati.  Resto a disposizione per ulteriori info, 73 a tutti. IU1FHJ Federico iu1fhj.federico@gmail.com
--- ORIGINALE ---
Dear IU1FHJ,Yaesu has advised us to remove some of the controls from the 857/897/817 which were NOT directly supported by the firmware CAT command set.
We HAD to do this as the V5 and previous developers had added some of their own code that wrote directly to the flash ram on the rig, this has been causing the flash ram chips to fail, and Yaesu can no longer get replacement chips. So we have HAD to remove this kludge code and can only use the official CAT commands now.
We have taken this action to prevent damage to users radios.
We would be negligent if we failed to take this action.
We strongly advise that you do not run any version prior to 6.3.0.410 otherwise you are risking destruction of the memory device, this will stop your radio from functioning.
You are free to discuss this with Maki at Yaesu USA.
Here is a list of the only cat commands that we are allowed to use. (From the FT-857 manual) 



venerdì 8 settembre 2017

Lo Sputnik alla Cittadella (AL) 60 Anni dal lancio e ascolto del Primo Satellite artificiale nella Storia dell’umanita’

Giovanni Judica Cordiglia

Allestimento-Inaugurazione-Racconto di Giovanni Judica Cordiglia

Allestimento della mostra:"60 Anni dal lancio e ascolto del Primo Satellite artificiale nella Storia dell’umanita’ - 1957 / 2017 - Sputnik 1 presso la Cittadella di Alessandria in collaborazione con AIRE Piemonte e Delegazione FAI di Alessandria.


Sulla rivista Radiorama n°71 il primo articolo sull'evento di IK1VHX Bruno Lusuriello 

Sul prossimo numero di Radiorama (n°72) sarà pubblicato un articolo a cura di IK1VHX Bruno Lusuriello sull' evento  Storico Rievocativo  del lancio del primo satellite Sputnik 1  svoltosi il 2-3 Settembre a Tavarone (SP) 


16° MEETING DIPLOMA CASTELLI D'ITALIA D.C.I. 16-17 Settembre 2017

                    IK1QFM Betty (ik1qfm@tin.it )  www.dcia.it

Uragano Irma le frequenze da NON usare


NON usate queste frequenze!




Vi riporto quanto comunicato da  IW6ATQ

A causa dell'Uragano Irma che sta devastando intere isole dei Caraibi viene richiesto di lasciare libere le seguenti frequenze per le emergenze e per conoscere le informazioni su quanto sta accadendo le frequenze dei NET sono quelle abitualmente utilizzate in Nord America e sono 14.265 e 14.325Mhz. Nelle varie realtà si utilizzano le seguenti frequenze:
Repubblica Domenicana 3780 e 7065KHz
Cuba: 7110 e 7120 net 7045 e 7080Khz durante la notte 3740 e 3720KHz.
Porto Rico 3873, 3815, 7182, 7255, 14330, 21360, 28330.
Per tutti i Caraibi 3815 e 7162 quando necessario.
Si invita oltre che a lasciare queste frequenze libere anche a condividere queste informazioni. Questa pagina potrebbe essere aggiornata con aggiunta o modifiche di frequenze e territori, fino a quando non sarà terminata la calamità in Centro America.
firmato da (W4ISS) 

notizia tratta dal link del Conero Radio Team



notizie stampa



e su QRZ.COM

Emergency Frequencies - With Hurricane Irma approaching Florida, the Hurricane Watch Net is activated. In addition, SATERN has OUTBOUND Health and Welfare Nets activated.
Hurricane Watch Net       14.325.00 MHz,    7.268.00 MHz
SATERN      14.265 MHz,    7.262 MHz
60 Meters may be in use by FEMA for Interoperable communications.





giovedì 7 settembre 2017

Risposta al Quiz - 09/2015  Un radiocomando ON/OFF

















Un radiocomando ON/OFF
La risposta è su Radiorama n° 52 pag. 55.
Mi dispiace ma non c'è un vincitore.
Buona lettura!
Alla prossima.


scuole di radiooperatori


Esistono scuole per radio-operatori all'estero ... in Italia una volta presa la patente si è abbandonati a se stessi:



Sarebbe a mio giudizio un bel modo per coinvolgere i ragazzi anche delle scuole !


per fortuna che ci sono ragazzi come Martin (vedi Link) che vengono contagiati
e delle associazioni che si occupano dei giovani



Anche se molti vecchietti, secondo me,  avrebbero bisogno di ripetizioni ...

se avete tempo e voglia vi consiglio di dare un'occhiata alla pratica Operativa

pratica operativa ON4WW.



 




mercoledì 6 settembre 2017

Sui 1350 kHz quando I Am Radio è spenta & altri ascolti TA in onde medie


Qualche ascolto la domenica mattina, all'alba, a Bocca di Magra (SP Liguria) con il rx Winradio Excalibur Pro e il loop Wellbrook 1530LNP. Ciao Giampiero


940 3/9 0340 Super Rede Boa Vontade, Rio de Janeiro, Brasil, religious, weak/fair

1040 3/9 0345 Radio Capital (p), Sao Paulo, Brasil, talks Portuguese, weak 

1350 3/9 0420 Super Rede Boa Vontade, Salvador, Brasil, religious, Portuguese, fair 

1350 3/9 0431 Antena 2, 2 tx, Colombia, tlaks, ids, commercials, weak but dominant 

1390 3/9 0425 WEGP, Preque Island, ME, USA, religious talk, id & ids EWTN, English, fair/good 

1470 3/9 0415 WLAM, Lewiston, ME, USA, oldies romantics, fair/good

1610 3/9 0435 Caribbean Beacon, Anguilla, usual religious, weak

martedì 5 settembre 2017

6° mostra Scambio Radio Genovese

LA VERA ED UNICA MOSTRA SCAMBIO DEDICATA AI RADIOAMATORI A GENOVA




organizzata dalla Sezione A.R.I. di Genova e da IK1XCU


“I mercatini di scambio”, dedicati al settore radioamatoriale/elettronico, nascono in Italia una ventina di anni fa, e si affiancano alle ben più note fiere dell’elettronica.
Quest’esigenza nasce da molti fattori e finalità.
La difficoltà a trovare parti elettroniche obsolete, coinvolgere un buon numero di appassionati, permettere a questi ultimi di potersi incontrare sostenendo costi irrisori rispetto alle manifestazioni fatte per “ business “, attirare un buon numero di visitatori anche in virtù del fatto, che tutti i mercatini che si rispettano, come questo organizzato presso il PalaCep, sono ad ingresso libero.
In questa manifestazioni gli interessati esperti possono scambiare… delle valvole, componenti elettronici, strumenti di misura, arricchire la propria collezione di apparati radiotrasmittenti magari risalenti addirittura alle guerre mondiali, e comunque dialogare con veri esperti del settore, che possono essere radioamatori in possesso di autorizzazione ministeriale, tecnici elettronici, marconisti di bordo e di terra, esperti di telecomunicazioni, e comunque anche una folta schiera di appassionati che si avvicina magari per la prima volta al mondo delle comunicazioni.

Anche quest'anno la nostra sezione ARI di Genova proporrà il mercatino di scambio sulla nostra passione la 
RADIO!

Sabato 14 ottobre 2017


ingresso libero

ORARI 

Sabato 14/10/2017 nuovamente al Palacep di Ge Pra
orario 09.00-17.00 continuato 
Ingresso libero ed ampio parcheggio
info: link



Tutte le info sulla mostra nella pagina dedicata sul sito di sezione

Vi aspettiamo.......

INDICAZIONI STRADALI

La struttura che ospita la manifestazione è il “ PalaCep “ di Genova Prà, per chi arriva in autostrada direzione Genova, autostrada A10, uscire al casello autostradale di Genova Voltri e girare subito a sinistra, facendo attenzione a non prendere per sbaglio lo svincolo che vi riporterebbe in autostrada. Imboccata via Sorgenti Sulfuree, si prosegue lungo la strada principale. Da questo momento sarà sufficiente seguire le indicazioni stradali per il PalaCep. In macchina il tempo di percorrenza è di circa 5 minuti. L'indirizzo preciso, per chi avesse un navigatore satellitare, è PalaCep, Genova Prà, via della Benedicta 14.




Parcheggio espositori :
Gli espositori potranno parcheggiare comodamente il proprio mezzo, vicino alla struttura, l’ingresso privo di barriere architettoniche consentirà l’uso dei carrelli per il trasporto delle merci.
Orario:
L’orario di apertura per gli espositori è dalle ore 07:00 alle 09:00, dopo tale periodo sarà consentito l’ingresso al pubblico.
Regolamento:
Alla mostra scambio potranno partecipare tutti i radioamatori, appassionati di elettronica e hobbysti, che esporranno materiale usato, inerente al mondo della radio o del computer    ( apparati radioamatoriali, antenne, componentistica elettronica, accessori di stazione, strumentazione, schede di PC, ecc ) chi si presentasse al mercatino con materiale non attinente, verrà gentilmente allontanato ed escluso dalla manifestazione. Trattandosi di mercatino scambio tra privati, le ditte sono escluse da questa manifestazione. L’organizzazione provvederà alla fornitura di tavoli della lunghezza di 2 (due) metri  circa al costo di euro 15 a tavolo, si potranno prenotare anche più tavoli, secondo le varie esigenze.

precedenti edizioni di cui abbiamo traccia informatica su questo blog:


lunedì 4 settembre 2017

diploma ARI 90 per la nostra sezione di Genova è stato portato a termine

Anche il diploma ARI 90 per la nostra sezione di Genova è stato portato a termine.

 Nel LOG abbiamo  4.460 qso.  

Complimenti a tutti gli operatori ! 

Si ricorda che per richiedere il diploma dovete mandare  il LOG dei vostri contatti  al manger. 
Per ottenere il Diploma le Stazioni italiane dovranno collezionare tutte e 20 le Regioni. Trovate tutte le info sul sito ARI.
Le QSL saranno mandate a tutti via EQSL, chi volesse la QSL cartacea deve richiederla via bureau ...


Leggetevi il link









Le prossime sezioni :
  • Settembre 2017: Friuli-Venezia Giulia (V) e Abruzzo (A)
  • Ottobre 2017: Toscana (F) e Sardegna (S)
  • Novembre 2017: Emilia-Romagna (E) e Campania (C)
  • Dicembre 2017: Marche (M) e Lazio (R)
  • Da Marzo a Giugno 2017: II2ARI (H90ARI1)
  • Da Luglio a Ottobre 2017: IQ2ARI (H90ARI2)
  • Solo il 22 Aprile 2017: 10 Stazioni Marconiane 10 Stazioni Commemorative Marconiane Italiane IY (Y) appartenenti al C.S.M.I. (Coordinamento Stazioni Marconiane Italiane):
  • IY1MR, IY1SP, IY4FGM, IY5PIS, IY6GM, IY7M, IY0GA, IY0IMD, IY0ORP, IY0TC. (Y) I QSO/HRD effettuati sempre nella giornata del 22 aprile con le predette stazioni IY, saranno anche validi per il conseguimento dello speciale "Diploma Stazioni Marconiane Italiane * 90 Anni ARI". Valgono le medesime disposizioni tecnico-operative delle stazioni IQ.



posto di seguito tutte le altre attività di questa estate dell' A.R.I. di Genova

Link n. 1

Link n. 2

Link n. 3

Link n. 4

Link n. 5

Link n. 6


Mostra Radio d'Epoca "La mia vecchia radio" 9 -10 Settembre



Suggerito da Fabio Giovannoni IW5CBN

Nell'ambito della Festa della Misericordia di Campi Bisenzio 2017, il Gruppo Toscano dell'AIRE Associazione Italiana per la Radio d'Epoca, allestirà Sabato 9 e domenica  10 Settembre dalle ore 17:00 alle ore 24:00  circauna piccola esposizione di Radio d'Epoca appartenenti a varie epoche e tutte perfettamente restaurate, nel parco della Villa il Palagio. (Misericordia di Campi Bisenzio Via Saffi 3/d, 50013 Campi Bisenzio - Firenze).



  

 In un percorso visivo, ripercorrete con noi la storia di questi apparecchi che hanno dato voce alle vicende italiane e straniere dal 1920 fino agli anni '80.

Il gruppo Toscano ha il suo sito aireradiofirenze.wordpress.com e la pagina Facebook https://m.facebook.com/profile.php?id=569129896437064



nominativi OM barrati


la questione è attuale soprattutto con i LOG online... 
il computer non ama chiacchiere ma capisce i dati così come li inseriamo... 

in particolare nel "famoso diploma" ormai concluso e di cui non faccio che brevi accenni ( II1ASGE ) mi sono trovato nella situazione di dover "aggiustare a mano" ed a "normalizzare" i dati secondo un criterio 

infatti c'era un OM in trasferta in 9A che mi ha richiesto il diploma ... 
io avevo scritto sul LOG ( bblogger ) iz6eccetera/9a mentre Massimo 9a/iz6eccetera dal punto di vista "legislativo" credo entrambi fossimo nel giusto.
Stessa cosa è accaduta per un OM della zona 2 che trasmetteva in zona 6 dove tre stazioni accreditate si sono comportante in 3 modi diversi.

Colpa mia perchè non avevo previsto il problema e tutto sommato sono riuscito in tempi brevi a metterci una pezza ...

 In questi casi l'eccezionale ENZOLOG faceva i conti "giusti" ma considerava nominativi diversi secondo dove veniva inserita la barra pur considerandoli nel "country" esatto e nella zona esatta di trasmissione. 

OM in "trasferta vengono segnati sui LOG:

a) I6/IZ1XXX
b) IZ1XXX/I6
c) 6/IZ1XXX
d) IZ1XXX/6

per l'estero esistono solo 2 possibilità

a) HB9/IZ1XXX
b) IZ1XXX/HB9

personalmente sceglievo per uniformità sempre la "B" considerando che vedo che bblogger, enzolog, eqsl e hrdlog me lo davano sempre giusto ...

Comunque, da esperienza personale appena fatta i LOG elettronici "democraticamente" accettano tutte le sopracitate soluzioni per venire incontro a tutte le idee contrastanti.

Ho posto una domanda sui più famosi forum radioamatoriali :
<<Esiste, che voi sappiate, una normativa dove c'è indicato precisamente come tenere il LOG o è lasciata alla libera interpretazione? ho cercato in normattiva e negli altri siti di normative italiane ma è un guazzabuglio come sempre avviene purtroppo nelle leggi italiche.Nei manuali per le prove di esame (ne ho diversi sia come associazioni che come annualità) danno tutte le soluzioni credo secondo il "gusto" dello scrittore.>>

e la miglior risposta me l'ha data su ARIFIDENZA Alberto I4JED e per questo lo ringrazio sentitamente
<< la normativa sarebbe per coloro che chiamano,che dovrebbe rispettare i regolamenti!
Nel log devi segnare il call che hai collegato... per il primo caso,portatile in Italia,
il piu' corretto sarebbe il d,essendo le area 1-2-3- non I1-I2-I3 ecc ... Per l'estero , il piu' corretto e a... vedi LINK
2.3 Quando il titolare della licenza trasmette nel paese visitato, deve usare il suo nominativo nazionale di chiamata, preceduto dal prefisso di chiamata del paese visitato, omissis
ci sarebbe anche questo articolo. vedi LINK
come sempre..ci sara' chi e' d'accordo e chi no!!
Alberto>>

In particolare il link ve lo riporto direttamente con il copia incolla sul sito ARI 


di Pier Luigi, IK2UVR
Se accendiamo il Packet Cluster e osserviamo per un po’ il traffico che passa ci rendiamo subito conto che in quanto a nominativi “barrati” le idee sono tante e ben confuse. Lì veramente regna l’anarchia più totale. Così capita di vedere transitare i barrati P, i barrati M, e fin lì nulla di strano, ma poi ogni tanto si vedono i barrati LH, i barrati J, i barrati QRP, recentemente i barrati FF: di tutto e di più. Ho cercato di andare a fondo al problema documentandomi in rete, qualcosa ho trovato, spesso non ho trovato oppure ho trovato notizie strane e contradditorie.

Cominciamo dall’inizio: chi assegna i nominativi radioamatoriali? In Italia è il Ministero per lo Sviluppo Economico (ex Ministero delle Comunicazioni, ex Ministero delle Poste e Telecomunicazioni), e lo fa sulla base di un’assegnazione di un blocco di prefissi da parte di un ente sovranazionale, che è la I.T.U., International Telecommunication Union. All’Italia, lo sanno anche i pomelli delle nostre radio, è stato assegnato tutto il blocco IAA – IZZ. Nel dopoguerra i Radioamatori italiani avevano tutti un unico prefisso, dalle Alpi al Canale di Sicilia: I1. C’erano poi gli I5 (Somalia) e gli I6 (Eritrea) fino a quando questi due Paesi sono rimasti sotto la giurisdizione italiana, e la Somalia ad esempio lo è stata per ben 10 anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. Solamente nei primi anni ’70 con l’avvento del C.A.P. e delle Zone Postali si è deciso di variare un po’ assegnando numeri diversi dall’1 e così, mantenendo il proprio suffisso, i Lombardi sono diventati I2, i Toscani I5, i Laziali I0, eccetera. Alle Regioni a Statuto Speciale come è noto, sono stati assegnati prefissi particolari, IX1 per la Valle d’Aosta, IN3 per il Trentino-Alto Adige, IV3 per il Friuli-Venezia Giulia, IS0 per la Sardegna e IT9 per la Sicilia. Sono stati inoltre assegnati i vari prefissi per le Isole: IA5, IC8, IM0, eccetera. Sempre in quegli anni ’70 è arrivata la Patente Speciale che consentiva di avere una Licenza anche senza la prova di telegrafia, limitata alle VHF e superiori. Per questo si è deciso di assegnare il prefisso IW ai titolari di Licenza Speciale, così come hanno fatto anche altri Stati, ad esempio la Spagna con EB, il Belgio con ON1, la Germania con DB, DC, DD e DG, la Francia con F1 e F4.


Di libera portabilità della Stazione non se ne parlava proprio, ad eccezione delle apparecchiature VHF o UHF. Per trasferire un apparato HF ci volevano permessi e carte bollate. Addirittura diversi decenni fa per ottenere la Licenza bisognava produrre una piantina della casa con segnata l’ubicazione della stazione radio.
In altri Paesi invece la politica adottata fu differente, più liberale. Per trasmettere da un altro Paese poi ci volevano permessi e lungaggini burocratiche, ma finalmente con la Raccomandazione CEPT T/R 61-01 (per tutti “la CEPT”), approvata nel 1985 e aggiornata più volte negli anni, fu reso possibile spostarsi con gli apparati nei Paesi sottoscrittori senza particolari formalità, per periodi di tempo non lunghi, variabili a seconda delle varie legislazioni nazionali (mediamente attorno ai tre mesi), naturalmente rispettando le leggi locali e le limitazioni relative alla propria licenza. Nel documento è chiaramente indicato come il Radioamatore ospite deve “uscire”, al punto 2.3: “Trasmettendo dal Paese visitato il possessore di licenza (radioamatoriale) deve usare il proprio nominativo nazionale preceduto dal prefisso del Paese visitato come indicato in Tabella 2 e Tabella 4. Il prefisso e l’indicativo nazionale devono essere separati dal carattere “/” (telegrafia) o dalla parola stroke (fonia)”. Tra le altre cose consultando appunto queste Tabelle allegate, si vede ad esempio che il prefisso nazionale dell’Italia è I, quello della Spagna è EA, quello del Portogallo è CT7, quello delle Azzorre è CT8 e quello di Madera CT9. Non è necessario aggiungere la call-area, con l’eccezione dell’Estonia, dove invece è obbligatoria. Sappiamo però che ognuno fa come gli pare perché se non è vietato allora è permesso, secondo le interpretazioni contingenti, e poi effettivamente se sono alle Canarie dire EA8/IK2UVR chiarisce subito che non mi trovo nella Spagna continentale ma appunto alle Canarie.
Anche gli stranieri in Italia dovrebbero preporre la sola I al proprio nominativo. Spesso c’è l’obiezione: “ma la Sardegna è un Country diverso dall’Italia quindi deve uscire IS0/…”. Vero, anche se non è previsto dalla CEPT, in un certo senso è tollerato ma non è obbligatorio. Però sappiamo quanto il DXCC permei la vita di tutti i Radioamatori, e la prima cosa che si apprende da novice è appunto il concetto di Country.
Già che ci siamo facciamo una precisazione: il Country è un’invenzione dell’ARRL per il suo diploma più famoso, il DXCC. All’inizio partecipare al DXCC consisteva nel collezionare QSL dai vari Paesi intesi come entità nazionali, poi, siccome esistevano anche le Colonie, si è dato lo status di Country anche ad esse, poi è stata tutta un’escalation di nuove entità, isole, isolette e scogli a malapena affioranti dal mare, enclavi ed exclavi, perfino dei palazzi (ONU NY, ITU Ginevra), pur di aumentare il numero di queste entità. Ma gli Stati Nazionali non sono certamente tenuti ad osservare le tabelle dell’ARRL quando assegnano i prefissi: li assegnano come aggrada a loro e tanti saluti se non riusciamo a capire al volo se un VP8 sta trasmettendo dalle Falkland oppure dall’Antartide o dalle South Shetland, o South Georgia o South Orkney. Anche l’Italia non fa eccezione: chi può dire se un IR0 sta facendo un’attività speciale o un contest dal Lazio o dall’Umbria o dalla Sardegna (che per l’ARRL è un Country diverso dall’Italia)? Lo stesso dicasi per le Stazioni di Sezione: IQ0 sono sia in Sardegna che in Lazio e Umbria. Non parliamo poi della Francia, la prima stazione francese che trasmetterà dalla Luna sarà probabilmente un TO o un TX.
Questo per quanto riguarda la CEPT, ma tra Stati non CEPT? Vi sono alcuni Stati che pur essendo non-CEPT aderiscono alla Raccomandazione di cui sopra: gli Stati Uniti, il Canada, gli eredi delle ex Antille Olandesi, il Perù, il Sudafrica, l’Australia e la Nuova Zelanda. Ma tra Stati Uniti e Canada è diffusissima la pratica di posporre il prefisso del Paese visitato anziché di anteporlo, es. K1ABC/VO invece del più corretto VO/K1ABC. Le ragioni sono per lo più di abitudine, laggiù hanno sempre fatto così, e il fatto di aderire alla Raccomandazione CEPT non li smuove più di tanto.
E adesso veniamo alle “dolenti note”: in Italia la libera circolazione degli apparati HF è conquista assai recente, di inizio secolo. Dopo un decennio abbondante nessuna normativa è stata emessa dalle Autorità preposte per regolamentare come è necessario proporsi in radio quando non si è nella propria abituale residenza. Infatti il Decreto del Presidente della Repubblica che liberalizza la trasferibilità degli apparati HF nulla recita a questo proposito, dice solo che al di fuori della sede l’attività (di radioamatore) può essere svolta con apparato portatile anche su mezzo mobile escluso quello aereo.
Per ovviare a questa carenza normativa, già nel 2006 l’ARI (cfr. RR 01/2006 pag. 19) aveva rivolto un invito ai propri associati ad uniformare gli indicativi di chiamata ad alcune linee guida. E’ un invito, naturalmente, e non un obbligo, ma noi tutti in quanto Soci ARI siamo moralmente obbligati a seguire le indicazioni della nostra Associazione, né più né meno di come siamo tenuti a rispettare i band-plan che come noto sono il risultato di una raccomandazione della IARU, di cui l’ARI è filiazione.
Ecco pertanto uno schemino che riprende e integra quanto già pubblicato sei anni fa (e regolarmente disatteso):
Il concetto è: se non siamo nel nostro QTH di residenza siamo in portatile, e non è significativo il tipo di alimentazione dell’apparato. Quindi anche se siamo nella casa al mare con alimentazione di rete siamo portatili come se fossimo in auto con l’apparato collegato ad una batteria.
Detto questo se operiamo all’interno della nostra call-area o della nostra isola o della nostra Regione a Statuto Speciale POSPORREMO la lettera P separata da una /. In caso contrario POSPORREMO il numero di call-area, o il prefisso dell’isola o della Regione a Statuto Speciale dalla quale siamo a trasmettere.
Perché non anteporre il prefisso? Perché siamo in Italia e non all’estero!
Facciamo qualche esempio:
IK2UVR/P se sono in Lombardia (IK2UVR/2 pur tecnicamente non errato è in realtà pleonastico)
IK2UVR/1 se sono in Piemonte o in Liguria
IK2UVR/IX1 se sono in Val d’Aosta
IK2UVR/IS0 se sono in Sardegna (e non IS0/IK2UVR come obietta qualcuno perché la Sardegna “è un Country separato” ) Abbiamo già visto come il concetto di Country sia “made in ARRL” e quindi non deve essere condizionante per altre realtà. E poi tutti i migliori software riconoscono il Country DXCC anche se il prefisso viene posposto anziché anteposto, come si diceva pocanzi a proposito degli Americani
Quindi prima viene il proprio nominativo e poi l’indicazione di dove si è. Ed è perfettamente inutile aggiungere una P per indicare la portabilità ad eccezione del primo caso perché c’è solo quella.
Pensate a che salto deve aver fatto qualcuno quando anni fa stavo facendo un’attivazione in portatile dalla Toscana e sono stato spottato come IK2UVR/P5: North Korea!
Se un Radioamatore Sardo opera dalla Sardegna main island sarà quindi IS0AAA/P,
se si trova alla Maddalena sarà IS0AAA/IM0
se è in Sicilia sarà IS0AAA/IT9
se è a all’Elba sarà IS0AAA/IA5
e così via
Facciamo una considerazione sui suffissi auto attribuiti. In Italia per lo più sono illegali. Quindi definirsi come IZ1ZZZ/QRP perché si trasmette con 5 Watt non è corretto. Non esiste un prefisso QRP. Idem per LH (Lighthouse, cioè faro): in questo caso poi LH è un prefisso della Norvegia e inserirlo nel proprio nominativo costituisce realmente un illecito. Il volume Etica e procedure operative per il Radioamatore chiarisce questo concetto: se ci si vuole identificare come stazione QRP non bisogna inserire una barra, ma uno spazio tra il proprio nominativo e la sigla QRP, quindi una chiamata CW sarà: CQ CQ IZ1ZZZ QRP AR. In fonia si potrà inserire un “QRP Station” o solo “QRP” dopo il nominativo, ma non trasmettendo il proprio nominativo stroke QRP. D’accordo, non è il Vangelo, però molti di noi farebbero bene a leggerlo e a correggere abitudini sbagliate se è il caso. A proposito di QRP, val la pena di rileggersi il codice Q perché anche lì se ne sentono delle belle, tipo “il QRZ” per indicare il nominativo di stazione (semmai è il QRA).
E sempre in tema di nominativo, occorre ricordare che il nominativo in Italia identifica la Stazione e non il proprietario, al contrario degli Stati Uniti ad esempio. Secondo la legislazione italiana se andiamo a trovare un collega OM e vogliamo operare la sua stazione radio, il call che dovremo usare sarà quello della sua stazione e non della nostra. Noi saremo i secondi operatori e spetterà a lui iniziare e concludere le trasmissioni. E’ un anacronismo, è vero, ma è legge dello Stato.
Se tutti quanti noi ci sforzassimo un po’ di più di seguire le regole, anche non scritte, del radiantismo, forse saremmo meno insultati dagli stranieri, con i soliti spaghetti-mafia-macaroni. E’ verissimo che anche gli altri non sono certo dei mostri di correttezza in radio, ma a far casino a 14.195 non ci sono Francesi o Tedeschi, giusto per fare un esempio.
HF Award Manager
Pier Luigi Anzini, IK2UVR/N2UVR
se volete approfondire l'uso dei log online leggetevi il sottostante link: